Scusate se mi ripeto ed insisto sull'argomento, ma nel mio forum precedente non ho ricevuto alcuna risposta; spero di essere più "fortunato" con questo.
Innanzitutto un dubbio preliminare: un contratto di locazione, qualora "non abitativo", diventa necessariamente "commerciale" o no?
Un contratto di locazione di appartamento A2 tra persona fisica (locatore) e una S.N.C. (conduttore) stipulato ai sensi L. 431/98 Art. 2 C. 1 (come è scritto chiaramente nell'intestazione) per 6+6 anni con possibilità di subaffitto turistico (casa-vacanze, B&B, affittacamere), può configurarsi come "commerciale" con obbligo di corresponsione dell'indennità di avviamento a fine locazione [anche per mancato rinnovo da rifiuto del conduttore dell'adeguamento dell'importo del canone (dopo 12 anni!)]?
A mio avviso il contratto , ancorchè stipulato per 6+6 anni, è da ricondurre ad uso abitativo 4+4 e il locatore è stato "buono" nel concedere 6 anni per il primo periodo e altri 6 (invece di 4 e nonostante quanto scritto nel contratto) per la proroga.
Sull'argomento ho letto diverse opinioni, tra cui quelle di questo link:
Indennità per avviamento a una casa vacanza?
Mi chiedevo se la risposta data da Bluechewanna sia la più corretta (nel contratto è chiaramente specificato che l'uso è "abitativo con possibilità di sublocazione temporanea a scopo turistico", anche se la durata è stabilita in 6+6 anni: questo dovrebbe escludere a priori l'eventualità di corresponsione di qualsivoglia indennità di avviamento alla scadenza).
Ancora una cosa, ammettendo che il contratto sia effettivamente di tipo "commerciale" o "non abitativo", ammesso e non concesso che sia la stessa cosa: se, al termine dei 6+6 il locatore non da disdetta ma, sempre entro i 12 mesi precedenti, fa una proposta di proroga di altri 6 anni a condizioni economiche differenti, il conduttore non l'accetta e il locatore non ha alcuna intenzione di sborsare 18 o 21 mensilià, cosa succede? Il conduttore può restare alle stesse condizioni precedenti ottenendo una proroga di altri 6 anni (eppoi ancora di altri 6 alla fine di essi e così all'infinito) oppure deve lasciare i locali? In quest'ultimo caso, dato che non è stata data una disdetta vera e propria e che sarebbe lui a decidere di non accettare la nuova proposta di proroga, l'indennità di avviamento sarà dovuta?
Ringrazio in anticipo quanti, col loro parere, vorranno aiutarmi a capire.
Innanzitutto un dubbio preliminare: un contratto di locazione, qualora "non abitativo", diventa necessariamente "commerciale" o no?
Un contratto di locazione di appartamento A2 tra persona fisica (locatore) e una S.N.C. (conduttore) stipulato ai sensi L. 431/98 Art. 2 C. 1 (come è scritto chiaramente nell'intestazione) per 6+6 anni con possibilità di subaffitto turistico (casa-vacanze, B&B, affittacamere), può configurarsi come "commerciale" con obbligo di corresponsione dell'indennità di avviamento a fine locazione [anche per mancato rinnovo da rifiuto del conduttore dell'adeguamento dell'importo del canone (dopo 12 anni!)]?
A mio avviso il contratto , ancorchè stipulato per 6+6 anni, è da ricondurre ad uso abitativo 4+4 e il locatore è stato "buono" nel concedere 6 anni per il primo periodo e altri 6 (invece di 4 e nonostante quanto scritto nel contratto) per la proroga.
Sull'argomento ho letto diverse opinioni, tra cui quelle di questo link:
Indennità per avviamento a una casa vacanza?
Mi chiedevo se la risposta data da Bluechewanna sia la più corretta (nel contratto è chiaramente specificato che l'uso è "abitativo con possibilità di sublocazione temporanea a scopo turistico", anche se la durata è stabilita in 6+6 anni: questo dovrebbe escludere a priori l'eventualità di corresponsione di qualsivoglia indennità di avviamento alla scadenza).
Ancora una cosa, ammettendo che il contratto sia effettivamente di tipo "commerciale" o "non abitativo", ammesso e non concesso che sia la stessa cosa: se, al termine dei 6+6 il locatore non da disdetta ma, sempre entro i 12 mesi precedenti, fa una proposta di proroga di altri 6 anni a condizioni economiche differenti, il conduttore non l'accetta e il locatore non ha alcuna intenzione di sborsare 18 o 21 mensilià, cosa succede? Il conduttore può restare alle stesse condizioni precedenti ottenendo una proroga di altri 6 anni (eppoi ancora di altri 6 alla fine di essi e così all'infinito) oppure deve lasciare i locali? In quest'ultimo caso, dato che non è stata data una disdetta vera e propria e che sarebbe lui a decidere di non accettare la nuova proposta di proroga, l'indennità di avviamento sarà dovuta?
Ringrazio in anticipo quanti, col loro parere, vorranno aiutarmi a capire.