Nell'87 ci eravamo già espressi con referendum sul nucleare. Sicuramente anche sulla spinta emotiva di ciò che successe a Cernobyl ed i cui effetti non sono ancora cessati. Ora è toccato al Giappone. Prima di dire si o no al nucleare occorre valutare alcune cose. I combustibili fossili (petrolio & co.) non sono inesauribili, e più si va avanti con la loro estrazione, più inizieranno a scarseggiare e, per la legge di mercato, costeranno sempre più. Le centrali nucleari funzionano con l'uranio i cui giacimenti si trovano principalmente in Australia e non è un materiale alla portata di tutte le borse. Il suo prezzo si è moltiplicato circa 25 volte nell'arco degli ultimi 20 anni. Oltre ai problemi della sicurezza (Giappone docet...) esiste sempre il grande quesito irrisolto delle scorie nucleari. Per noi italiani, le centrali di Borgo Sabotino a Latina e di Trino Vercellese in Piemonte stanno ancora rappresentando un fattore di grandi spese e di rischi. Le scorie di queste centrali ogni tanto vengono inviate in Germania od in Francia per un trattamento che le "impoverisca" sotto il profilo radioattivo. Perciò vengono caricate su dei treni che attraversano mezza Italia e mezza Europa. Immaginiamo un incidente ferroviario durante il transito del treno, che so, a Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino , o Monaco di Baviera. L'uranio "impoverito" viene poi usato per "arricchire" (bel gioco di parole, no?) i proiettili che durante questa o quella "missione di pace" ci si va a scambiare con coloro ai quali stiamo esportando la democrazia. Ancora, una centrale nucleare può iniziare a produrre energia dopo circa 10 anni dall'inizio della costruzione -sono tempi tecnici di costruzione- e ne produce per circa 25-30 anni solo per ammortizzare i costi della costruzione. I successivi 5-10 anni di produzione sarebbero di guadagno. Cioè l'energia non costerebbe più nulla se non per quanto riguarda i costi del personale che la manda avanti e comunque sarebbe un costo marginale. Il condizionale è d'obbligo perchè i costi del materiale radioattivo sappiamo che oggi sono ALFA; quando la centrale entrerà in funziona saranno ALFA per ENNE. L'aumento sarà deriato da quanto detto prima riguardo all'uranio. Oggi in Europa l'unica nazione che dal nucleare produce un surplus di energia elettrica (a la venda fra gli altri, all'Italia) è la Francia con le sue 57 centrali. E la Svizzera con le sue 5 centrali. Ve lo immaginate una regione più piccola del Piemonte (tale è la Svizzera) con 5 centrali nucleari?. Quasi una centrale per provincia.
La Germania, con le sue 17 centrali copre il suo fabbisogno di energia per circa il 15 per cento, un altro 18-20% gli arriva dall'eolico e dal solare, il resto gli viene dal termoelettrico e dall'idroelettrico. E..da noi? Abbiamo questa situazione: circa il 27% di energia lo importiamo dalla Francia e dalla Svizzera, il resto lo produciamo mediante termoelettrico, idroelettrico, geotermico. Il solare è appena l'1-2% del fabbisogno. E' stato calcolato invece che la dipendenza dal nucleare potremmo levarcela soltanto con l'uso raziocinato dell'energia. Fatevi un giro per le città e per gli uffici, oltre che per le case. Ci sono interi quartieri dove la luce dei lampioni rimane accesa per un guasto dei timer delle giornate intere, non solo di notte. I normali lampioni possono essere sostituiti con degli impianti solari individuali, ossia un pannello e relativa batteria di accumulo, un lampione, un corpo illuminante a LED. Ci sono uffici pubblici dove lasciano le luci accese anche dopo che gli impiegati se ne sono andati tutti a casa. E non solo le luci, anche i termosifoni d'inverno ed i condizionatori d'estate. Al mattino dopo gli impiegati (d'inverno) entrano in ufficio, spalancano le finestre (!!!) perchè: "qui dentro è un forno!" (ti credo!!!!). D'estate lo stesso: entrano in ufficio, spengono il condizionatore (lasciato acceso il giorno prima) perché: "qui dentro è un obitorio!" (ti ri-credo!!!!). Nelle case c'è di tutto quello descritto negli uffici, specie se gli impianti di riscaldamento sono centralizzati. Si spalancano le finestre per cambiare l'aria quando i termosifoni sono accesi -a palla- si accendono luci anche quando non servono e si lasciano accese più del necessario. Si lasciano accese tutte quelle lucine (led) dei vari apparecchi televisore-registratore-condizionatore-ecc.ecc. che, prese una per una sono nulla dal punto di vista energetico. Circa 3 watt/ora cad. Provate a moltiplicare 3 Watt/ora per 20 (le ore che mediamente stanno accese in stand-by) e per 365 (i giorni dell'anno) il totale fa circa 22 Kw/ora di energia per ogni "piccolo" led. almeno 4 led a famiglia e fanno 88 KW/ora. Abbiamo buttato al vento circa 20 lavaggi di lavatrice (consumo medio circa 4 Kw/ora.....) Ancora: alzi la mano chi ha cambiato in casa tutte le vecchie lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo. Io l'ho fatto. Ma non perchè sono più bravo di chi legge. Devo confessare che mi ero stancato di fare il giro di casa a controllare quante lampadine si fossero bruciate e fossero da sostituire. Così un giorno ho cambiato prima una lampadina, poi due, poi in tre stanze. Nei bagni ecc, ecc, Per farla breve. sono almeno 4 anni che non sostituisco più una lampadina perché durano enormemente di più. E già il costo se lo sono ripagato. Per il consumo, tempo addietro mi è capitato di leggere sul retro di una fattura dell'Enel una casella (anche qui, chi legge attentamente una fattura dell'Enel in tutte le sue parti?) che più o meno diceva che i miei consumi dell'anno A rispetto a B erano diminuiti di n. Kw/ora. Incuriosito sono andato a vedere anche gli anni precedenti ed ho trovato che "i miei consumi dell'anno B rispetto a C sono diminuiti di n. Kw/ora. Quindi, in 3 anni avevo risparmiato un totale di circa 1900 Kw. Questo solo con le lampadine a basso consumo. Adesso sono stato preso dal "furor risparmiandi" ed ho dotato tutte le prese di casa, dove è posizionata una "lucina LED" di un interruttore telecomandato (se ne comprano 3 al costo di 15-20 euro) Con ciò risparmio la lucina accesa, e risparmi anche sul rischio che l'apparecchio si possa danneggiare stando troppo in stand-by. Visto che i miei consumi erano dell'ordine di 6500-7500 Kw/ora annui ed avendo io risparmiato circa 600 Kw ogni anno la mia quota di risparmio si aggira sul 8-9%. Poco? Aggiungiamogli la mia pro-quota di quanto ho detto prima circa l'illuminazione pubblica, degli uffici e relativi riscaldamenti/condizionamenti e vedete se non si arriva abbastanza agevolmente a quel 27-30% di importazione da energia nucleare. Se poi iniziamo a dotare tutti gli uffici di impianti fotovoltaici e pannelli solari così come i grandi condomini che possono alimentare gli ascensori e le luci delle scale la quota del 27-30% si potrà agevolmente superare.
In definitiva, si può vedere che le centrali nucleari servono solo a chi le costruisce. Industriali del cemento e delle tecnologie che da altre parti del mondo stanno decidendo di mettere al bando e che invece, da noi, ottengono solo una moratoria di riflessione di un anno. Tanto per dire: facciamo passare la bufera, fra un anno il popolo si sarà calmato e noi riprenderemo la faccenda atomo.
Tutti quei soldi andrebbero invece investiti nella ricerca. Tempo addietro sul nostro forum apparve un esperimento condotto presso l'Università di Bologna relativo al progetto della "fusione fredda". Vi ricordate l'esperimento di Pons e Fletcher? Credo che sia qualcosa di simile. Solo che a Bologna sono riusciti ad ottenere una potenza di 10 volte superiore a quella usata per produrla. Se non ricordo male, impiegarono 60 watt e ne ottennero 600.
Credo che quella sia la strada. La ricerca.
Einstein ebbe a dire che le guerre non avrebbero più ragione d'essere solo quando l'umanità potrà disporre di energia pulita, gratuita, abbondante. Di acqua pulita, gratuita , abbondante.