Anni fa nel condominio dove abito c'era un solo contatore dell'acqua. Quando si doveva pagare l'acqua si faceva la ripartizione in base ai millesimi di proprietà generale. E' facile comprendere che l'attribuzione della spesa era scollegata dal consumo vero dei vari immobili. Allora si sono messi i contatori all'ingresso dei vari immobili e da allora, previa lettura da parte di una ditta, si paga a consumo. Chi non abita nell'appartamento paga un piccola quota fissa. La stessa cosa, magari con una precisione meno spinta, accade con i contabilizzatori di calore. Meno spinta perché chi ha vicino un appartamento vuoto ha delle 'perdite' di calore verso di esso. Comunque meglio così che pagare a millesimi, ossia pagare calore che non si usa. C'è da dire infine che è meglio un impianto centralizzato dotato di contabilizzazione del calore che una serie di impianti autonomi individuali. E' più alto il rendimento e le manutenzioni e il mantenimento in efficienza in genere non sono una preoccupazione dei condòmini.