ilaefagiolo

Nuovo Iscritto
ciao a tutti,
mi sono appena registrata per cui chiedo scusa se ho sbagliato sezione o se la discussione esiste già e non sono stata in grado di trovarla... :confuso:

dunque la questione è la seguente: io e mio marito siamo in comunione dei beni e nel 2006 abbiamo acquistato il nostro attuale appartamento come prima casa con tutte le agevolazioni. a novembre dell'anno scorso abbiamo comprato un garage facendolo risultare pertinenza della casa.
la famiglia si sta ingrandendo e quindi abbiamo fatto una proposta (che ci hanno accettato :applauso:) per un appartamento più grande. subito noi pensavamo di prenderla come seconda casa e stop, ma mio marito parlandone in ufficio con alcuni colleghi si è sentito consigliare di passare in regime di separazione dei beni, di acquistare la mia parte di casa (o viceversa) e di conseguenza comprare il nuovo appartamento come se fosse nuovamente prima casa.
ho provato a chiedere una consulenza a un notaio che mi ha rivelato che pratiche simili sono all'ordine del giorno in quanto il risparmio sulle varie spese è notevole e poi che in caso di separazione o divorzio non è "male" avere gli immobili intestati diversamente.
ora io vi chiedo: è davvero così normale una procedura del genere? ma soprattutto è lecita? ovvio che se c'è un modo per risparmiare legalmente ben venga, ma non vorrei che ci fossero delle controindicazioni che il notaio si è dimenticato di evidenziare...
mi date qualche consiglio?
grazie in anticipo! ;)
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Non vedo nessun aspetto di elusione, è vostro diritto agire come vi è stato detto, salvo......Torna dal Notaio e fatti fare un preventivo esatto dello scenario A) Acquisto II° Casa senza modificare nulla.
B) Acquisto della nuova Casa come "prima casa" e saldo delle penali sulla vecchia
C) Acquisto della quota del marito/moglie e acquisto della nuova casa come I° casa.
Alla fine del palo valuta la convenienza.
 

ilaefagiolo

Nuovo Iscritto
Non vedo nessun aspetto di elusione, è vostro diritto agire come vi è stato detto, salvo......
intanto grazie.
sicuramente provvederemo a farci fare dei preventivi dettagliati nei 3 casi che elenchi (mi spiegheresti meglio il secondo punto "saldo delle penali"?) anche se da un primo preventivo sommario tra l'acquisto come seconda casa e il giro separazione/vendita/acquisto era all'incirca di 5000 euro.
il dubbio che ci è venuto è perchè mio marito girando un po' su internet ha trovato che qualcuno che aveva seguito proprio questa procedura poi a seguito di controlli dell'agenzia delle entrate (ma prendila con le pinze perchè non ne sono sicura) aveva dovuto poi pagare la differenza e relativa multa in quanto era stato considerato un tentativo di elusione delle leggi dello stato...
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
A me sembra strano. in fondo due presentano istanza di separazione, uno acquista la parte di casa dell'altro che ovviamente potendo acquista una nuova casa per se, poi i due si riconciliano e ognuno si tiene ciò che è suo senza problemi. al massimo cominciate l'iter per la separazione che poi lascerete cadare. secondo me il problema, costi a parte è che il valore delle case potrebbe essere diverso e che in caso di reale separazione uno dei due vada a rimetterci.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Vista la situazione, bisogna vedere a cosa verrà adibita la prima abitazione. Verrà data in locazione , verrà tenuta come residenza e domicilio dal coniuge che la rileverà ? O verrà tenuta a dsposizione ?
C'è il rischio che le agevolazioni fiscali si limitino solo all'imposta di resgistro e catastale e bollo sullìeventuale mutuo.
Se non viene adibita ad abitazione principale (ci deve abitare materialmente e non solo far finta ) non si possono detrarre nemmeno gli interessi passivi su un eventuale mutuo.
Direi di seguire il consiglio di Giacomelli, farsi fare il preventivo per le varie ipotesi e soprattutto valutare i rischi futuri.
Anche per l'IMU per evere l'aliquota ridotta con l'abbattimento è necessario avere residenza e domicilio, altrimenti viene comunque considerata seconda casa.
Vogliate scusarmi per gli eventuali errori di battitura, ma sto utilizzando un PC con caratteri molto piccoli ed ho difficoltà a fare le correzioni.
 

ilaefagiolo

Nuovo Iscritto
la nostra intenzione è comunque quella di andare ad abitare nella nuova casa, quindi quella attuale verrebbe tenuta vuota o affittata.
sono andata a ripescare gli "appunti" presi durante l'incontro con il notaio e relativamente al discorso dell'IMU, mi ha detto che la casa in cui non avremo la residenza sarà considerata seconda casa.
il discorso del sospetto di elusione, invece, era questo: lui suggeriva, dopo l'atto di separazione dei beni e acquisto del 50% della nostra attuale abitazione, di far passare qualche mese e fare una poi una scrittura privata certificata con data certa, in cui il coniuge venditore dichiara di rinunciare ai soldi che gli spetterebbero... ed è questo aspetto che mi lascia perplessa: può essere considerato elusione fiscale??? :domanda:
 

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