Ieri ho passato buona parte del pomeriggio a preparare le raccomandate da inviare all'inquilino prima di aderire alla cedolare secca.
Io ho la tendenza ad essere un po' troppo precisino, e ci ho probabilmente perso troppo tempo, ma ritengo che in ogni caso, tra i dovuti approfondimenti, la stesura del testo definitivo, la stampa e quant'altro, per adempiere a questo compito almeno un'ora ci voglia.
Oggi poi sono stato alla posta a spedire le raccomandate.
Tralasciando il fatto che oggi le poste di mezza Italia hanno subito rallentamenti per colpa (pare) di un guasto ad un server, e che quindi ho perso oltre due ore, anche per questo secondo passaggio, comprensivo di percorso verso l'ufficio postale, parcheggio, attesa allo sportello, penso che stimare un'altra ora sia un approccio prudenziale (tralascio il fatto che, facendo la raccomandata io, ho fatto perdere del tempo a tutti quelli che stavano in fila dietro di me).
La perdita di tempo complessiva, quindi, è di circa due ore, che valorizzate a 10 euro ciascuna (poco più di una colf) fanno venti euro.
A questo aggiungiamo il costo della raccomandata (almeno una, ma spesso sono di più), quindi altri cinque euro (si, perché proprio oggi ho scoperto che, chissà per quale strano motivo, le raccomandate inviate senza busta si pagano 5 euro anziché 3,90!!!).
Costo totale dell'operazione, quindi, 25 euro a testa.
Stimando che in Italia potrebbero aver deciso di aderire alla cedolare secca un milione di persone, ricaviamo che questa genialata (chiamiamola così...) della raccomandata sia costata all'Italia 25 milioni di euro, che col debito pubblico che ci ritroviamo saranno pure una goccia nell'oceano, ma con i quali avremmo comunque potuto costruire, che so, un padiglione ospedaliero, un pezzo di autostrada, una scuola, uno stadio.
O, male che vada, ci sarebbe comunque uscita una bella fiorentina a testa, che avrebbe magari fatto alzare un po' il colesterolo, ma ci avrebbe almeno risparmiato di farci il fegato marcio...
Io ho la tendenza ad essere un po' troppo precisino, e ci ho probabilmente perso troppo tempo, ma ritengo che in ogni caso, tra i dovuti approfondimenti, la stesura del testo definitivo, la stampa e quant'altro, per adempiere a questo compito almeno un'ora ci voglia.
Oggi poi sono stato alla posta a spedire le raccomandate.
Tralasciando il fatto che oggi le poste di mezza Italia hanno subito rallentamenti per colpa (pare) di un guasto ad un server, e che quindi ho perso oltre due ore, anche per questo secondo passaggio, comprensivo di percorso verso l'ufficio postale, parcheggio, attesa allo sportello, penso che stimare un'altra ora sia un approccio prudenziale (tralascio il fatto che, facendo la raccomandata io, ho fatto perdere del tempo a tutti quelli che stavano in fila dietro di me).
La perdita di tempo complessiva, quindi, è di circa due ore, che valorizzate a 10 euro ciascuna (poco più di una colf) fanno venti euro.
A questo aggiungiamo il costo della raccomandata (almeno una, ma spesso sono di più), quindi altri cinque euro (si, perché proprio oggi ho scoperto che, chissà per quale strano motivo, le raccomandate inviate senza busta si pagano 5 euro anziché 3,90!!!).
Costo totale dell'operazione, quindi, 25 euro a testa.
Stimando che in Italia potrebbero aver deciso di aderire alla cedolare secca un milione di persone, ricaviamo che questa genialata (chiamiamola così...) della raccomandata sia costata all'Italia 25 milioni di euro, che col debito pubblico che ci ritroviamo saranno pure una goccia nell'oceano, ma con i quali avremmo comunque potuto costruire, che so, un padiglione ospedaliero, un pezzo di autostrada, una scuola, uno stadio.
O, male che vada, ci sarebbe comunque uscita una bella fiorentina a testa, che avrebbe magari fatto alzare un po' il colesterolo, ma ci avrebbe almeno risparmiato di farci il fegato marcio...