basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Quesito per i nostri tecnici:

Mi si è presentato a distanza di oltre 60 anni una problematica di "cosiddetta non conformità" dell'intero condominio in cui ho ereditato alcuni immobili. Premesse:
Costruzione realizzata entro il 17 .12.1962, edificio dichiarato interamente fabbricato, finito e legalmente abitabile ed abitato, con atto di cessione quote di u.i. e deposito del RdC.
Esistenza di rilascio della abitabilità confermata.

In occasione di verifica per asseverazione pratiche Bonus Fiscali , fatto l'accesso agli atti in periodo Covid durante i quali non è stato possibile al l'ing incaricato consultare direttamente i faldoni interessati, sono emerse sostanziali difformità tra la documentazione reperita in archivio e lo stato di fatto. In sostanza una superficie edificata eccedente circa il 10% rispetto a quella edificabile, ed una sorta di inversione speculare dello stato di fatto rispetto ai disegni reperiti in archivio
Sia le scede catastali presentate a fine lavori , sia quelle allegate al primo atto e al RdC del '62, sono allineate allo stato di fatto.

Nonostante sia stata rilasciata a suo tempo l'abilità, l'UTC ha dichiarato non sanabile l'attuale situazione.

Un mio conoscente, ingegnere edile, messo al corrente della situazione, mi ha testualmente affermato che se è dimostrata l'esistenza dell'edificio ante settembre 1967 in possesso di abitabilità a suo tempo rilasciata, la situazione viene automaticamente "sanata" e considerata "conforme".

Chi ha ragione? Qual'è la portata di questa magica data 1967?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
In sostanza una superficie edificata eccedente circa il 10% rispetto a quella edificabile,
nel 62, in quella località, il tecnico comunale prima di dare l'abitabilità non controllava che il costruito fosse conforme alla licenza edilizia giacente in Comune? Come è possibile che si sia costruito un edificio che sia "una inversione speculare" del costruito? All'epoca i progetti si disegnavano su lucidi per poter fare le copie cianografiche, non è che chi ha fatto le cianografie le ha stampate all'incontrario?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
nel 62, in quella località, il tecnico comunale prima di dare l'abitabilità non controllava che il costruito fosse conforme alla licenza edilizia giacente in Comune? Come è possibile che si sia costruito un edificio che sia "una inversione speculare" del costruito? All'epoca i progetti si disegnavano su lucidi per poter fare le copie cianografiche, non è che chi ha fatto le cianografie le ha stampate all'incontrario?
Ho fatto l’esempio dell’ inversione di stampa per far immaginare la situazione; non è esattamente così: evidentemente c’è stato un ripensamento, non so da cosa motivato. Tant’è che la realizzazione è diversa ed evidentemente non c’è stato alcun controllo.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
evidentemente c’è stato un ripensamento, non so da cosa motivato
Sforamento della cubatura a parte, che era ed è una prassi consolidata, io mi domando ci sarà un disegno progettuale per far costruire il palazzo all'impresa. Oppure il capocantiere era un emulo di Leonardo da Vinci.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Sforamento della cubatura a parte, che era ed è una prassi consolidata, io mi domando ci sarà un disegno progettuale per far costruire il palazzo all'impresa. Oppure il capocantiere era un emulo di Leonardo da Vinci.
Sicuramente esisteva: io ad esempio ho il disegno reale dell’ultimo piano dei miei, fornito ancor prima della costruzione, realizzato secondo le richieste di mio padre. E già riporta la configurazione definitiva. Ma non ho i disegni complessivi. Chi potrebbe averli dopo oltre 60 anni? E se questi non fossero stati depositati a fine lavori con congelamento varianti, che utilità burocratica avrebbero oggi?
 

griz

Membro Storico
Professionista
Va fatto un accesso agli atti con estrazione di copia di quanto depositato, da qui si potrà capire la consistenza di queste difformità. Esiste una relazione e autorizzazione di abitabilità e il catasto che dimostra che la costruzione è così da allora, è evidente una mancanza di verifiche da parte dei tecnici comunali quindi non si può dire che non è sanabile. Secondo alcune interpretazioni potrebbe anche non essere da sanare e basterebbe il deposito di un rilievo puntuale dell'immobile, potrebbe essere necessario pagare oneri e costi per l'ampliamento. Il comune deve trattare non può semplicemente sostenere che non sia sanabile
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
l comune deve trattare non può semplicemente sostenere che non sia sanabile
E si: lo pensiamo tutti. Ma loro sono l’Autorità, e noi non siamo un cxxxo…
Qualcosa però si muove, e alcune regioni mi dicono hanno affrontato la situazione, per il periodo antecedente l’obbligo di presentazione varianti a fine lavori (legge Bucalossi del 77)
Speriamo.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Sto seguendo 2 pratiche in simili condizioni, il comune preso atto delle mancanze dell'ufficio ha deciso di accettare la situazione e le relative sanatorie. Il punto di vista deve considerare che i proprietari sono in assoluta buona fede e non si può pensare di demolire questi fabbricati, un procedimento davanti al tribunale vedrebbe il comune soccombere, quindi...
 

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