Certo è che il comportamento dell'Agenzia delle Entrate è un po' "pesante" per il contribuente.
Non mi sembra che ci sia "equità" né "giustizia" fiscale in questa interpretazione.
In pratica al contribuente è inibita la possibilità di giungere ad un accordo stragiudiziale con l'inquilino vedendosi riconoscere ugualmente il credito d'imposta.
Inoltre è costretto a pagare le tasse fino all'ottenimento di un provvedimento dall'iter lungo e travagliato senza percepire alcunché, anzi anticipando pure i soldi dell'avvocato che non può dedurre in alcun modo dal reddito.
Sarei curioso di sapere che cosa ne pensano i nostri attuali "tecnici-governanti" di questo caso di "fisco equo".
Non mi sembra che ci sia "equità" né "giustizia" fiscale in questa interpretazione.
In pratica al contribuente è inibita la possibilità di giungere ad un accordo stragiudiziale con l'inquilino vedendosi riconoscere ugualmente il credito d'imposta.
Inoltre è costretto a pagare le tasse fino all'ottenimento di un provvedimento dall'iter lungo e travagliato senza percepire alcunché, anzi anticipando pure i soldi dell'avvocato che non può dedurre in alcun modo dal reddito.
Sarei curioso di sapere che cosa ne pensano i nostri attuali "tecnici-governanti" di questo caso di "fisco equo".