Ma secondo te, se avessi i contanti per liquidare i miei fratelli , tutto sarebbe risolto piu' semplicemente davanti al notaio?Se c'è qualcuno che vende e qualcun altro che compra, è una... compravendita.
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Ma secondo te, se avessi i contanti per liquidare i miei fratelli , tutto sarebbe risolto piu' semplicemente davanti al notaio?Se c'è qualcuno che vende e qualcun altro che compra, è una... compravendita.
Nemesis se guardi le sentenze che avevo postato scopri che non è così. Se tu hai un abuso non sanato per il DL 78/10 c'è un bel problema è siccome c'è una Banca pure di mezzo per il mutuo non si prendono il rischio per un abuso non sanato.Ma il notaio non può rifiutarsi di stipulare un atto di trasferimento in assenza di agibilità, se espressamente richiesto dalle parti, essendo obbligato alla stipula in forza dell’art. 27 della legge notarile. Il requisito dell’agibilità, sia sotto il profilo sostanziale della sussistenza dei requisiti oggettivi sia sotto il profilo formale della sussistenza del documento, è una circostanza lasciata all’autonomia delle parti, le quali possono considerare tale aspetto come una qualità essenziale o meno dell’oggetto del contratto, purché l’immobile non sia abusivo.
Sbagliato l'APE non serve solo al notaio ma andrebbe pure allegata alla fine lavori per l'AGIBILITÀ. Esattamente come il catasto. Tecnicamente l'AGIBILITÀ racchiude in se tutti gli adempimenti; però capisco l'esigenza del notaio di capire l'oggetto del trasferimento con planimetria catastale a portata di mano.Ti ringrazio per la tua disponibilita', ma vorrei solo spiegarmi meglio. Il nostro Geometra che segue la pratica da 30 anni ha consegnato tutto quanto richiesto dal comune per la domanda di condono, forse l'unica cosa che mancherà per una presentazione definitiva al notaio e' l'APE , che comunque faro' eseguire naturalmente prima di andare davanti al Notaio, perché non e' gratis, e bisogna pagare qualcuno per farlo, ma non mi risulta che questo centri niente con l'esito del condono, tant'e' che ho eplicitamente chiesto al perito e lui mi ha risposto che a lui non serviva, confermandomi che servira' sicuramente al notaio.
quindi presupposto anche che l'eseguito corrisponde alla Planimetria catastale e che il Comune abbia tutto in mano e tutto di tutto per dare l'ok, e presupposto che dopo 5 anni ancora non ci sono giunte risposte di ulteriori richieste, COSA osta all'UFF. URBANISTICA emettere l'approvazione o chiamala come vuoi del CONDONO? E' una cosa lunga di solito? Piu' lunga ( senza pensare ai gia' ai 24 anni trascorsi prima del 2010, quando ci hanno fatto richiesta di integrazione), dei 5 anni gia' trascorsi dal marzo 2010?
Sarei grato a chiunque volesse rispondermi? O volesse suggerirmi una soluzione definitiva o anche temporanea per divenire proprietari unici in modo che tutti siano soddisfatti e non rivendichino alcunché in futuro.@Daniele 78 , @Nemesis Ringrazio ancora e vi faccio un ultima ipotesi : se avessi dei soldi in contanti a disposizione, e per il momento per mille motivi burocratici, non si potesse andare davanti al notaio, ci sarebbe un modo economico , ma sicuro per me che elargisco, come per esempio una semplice scrittura avente forza di legge, magari davanti al mio avvocato, in cui si dice : io ti do tot come controvalore che tu accetti per la tua quota spettante e nulla piu' ti sara' dovuto, in futuro, al momento della stipula dell'atto vero e proprio davanti al notaio ( quando tutte le burocrazie in essere saranno adempiute). Se si potesse fare, ci sarebbe comunque bisogno delle loro firme dal notaio, oppure basterebbe portare le scritture da loro firmate e controfirmate ?
Grazie per la risposta.Puoi stipulare un compromesso anche davanti al notaio e registrarlo, però gli altri, anche se liquidati completamente dovranno interevenire all'atto per le firme, potrebbero dare procura per la vendita ad un'unica persona, la procura va firmata davanti ad un notaio (spero di avrere interpretato correttamente il tuo quesito)
Per quanto riguarda il problema con la banca va inquadrato nella possibilità che la casa venga giudicata non sanabile e da demilire, in questo caso loro avrebbero una perdita economica, ovvio che il perito esponga questa possibilità che pregiudica sicuramente la pratica
Il fatto che la casa risulti a Catasto non c'entra proprio nulla, poichè è il Comune l'ente preposto alla verifica della regolarità igienistico/urbanistica dell'immobile. Il Catasto ha puramente finalità fiscale.Grazie per la risposta.
Per la banca è ovvio.
Per la demolizione non credo proprio, anche perché a Catasto risulta la planimetria attuale. E il condono a suo tempo riguardo' solo una modifica dell'abitazione che già esisteva ed era in regola. Bisogna anche aggiungere che la casa cosi com'è è abitata e abitabile da sempre e il Comune ci fa regolarmente pagare tutto il dovuto di tasse.
Mi aspettavo questa risposta, ma la domanda che fsccio ora e a cui pensavo qualcuno di voi rispodesse: passati ormai 30 anni dalla domanda, consegnato ogni documento richiesto, pagate le somme richieste, perché non dovrebbe esistere il SILENZIO ASSENSO in casi come questi, in cui l'ufficio urbanistica che dovrebbe semplicemente analizzare e vagliare per in Si o per un No, invece temporeggia e dorme. E poi siamo noi gli abusivi e non loro a state i un ufficio in cui dovrebbero fornire un servizio che non forniscono e noi paghiamo.Il fatto che la casa risulti a Catasto non c'entra proprio nulla, poichè è il Comune l'ente preposto alla verifica della regolarità igienistico/urbanistica dell'immobile. Il Catasto ha puramente finalità fiscale.
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