Daniele non è sempre così, un aneddoto fresco fresco, pratica edile presentata nel 1975 costruzione di un bagno, disegni domanda protocollo tutti conformi, Ufficio tecnico oso ancora chiamarlo tecnico, ma di cosa non lo so, manca il nr. al protocollo, la risposta dopo 41 anni non valido, non vi dico che ho aperto un contenzioso ma come andrà a finire non lo so
Purtroppo in quel momento tutti facevano un po' quello che volevano, le procedure non erano come quelle attuali.
Poi la legge nazionale andava anche bene ma i PRG non recepivano le normative nazionali...così eccoti delle aree (attualmente parchi o riserve naturali) un tempo aree edificabili.
Da noi la legge regionale non aveva recepito la distanza cimiteriale de nazionale (200 mt) per cui aveva fissato dei limiti (se non erro 60 mt) 3 volte meno.
Per cui se per lo Stato costruire un immobile entro i 200mt saresti stato abusivo, in contrasto con le normative e soggetto a condono per la Regione Piemonte tutto regolare (è assurdo ma è così).
Così capitava (ora è un po' più controllata e criteriata la cosa) che ti trovavi una zona di un PRG non soggetta a condono (non era zona protetta) ma che per le norme statali avrebbe dovuto esserla.
E così si spiegano anche le migliaia di case nel mezzogiorno e sud Italia nate anche abusivamente ma in zone ai tempi non soggette a vincoli (ma per errori di piano regolatore) che invece anni dopo sono state inserite in parchi e zone protette.
Peccato che gli immobili erano già stati realizzati (e magari solo sanati e NON condonati). E' un casino.
Poi fino all'avvento dei moduli unici Scia, Dia, Super Dia, PdC, Cil, Cila ogni Comune faceva come le polis greche, decidevano un po' come piaceva, quindi riesco a capire lo sconforto!.
Ad oggi manca ancora un modulo unico fine lavori, per cui capita che se prendi il modulo fine lavori del Comune limitrofo (ovviamente cambiando le intestazioni) possa NON andar bene anche in quello dove hai l'intervento. Ora è ancora così per la FINE LAVORI, ed è assurdo dato che siamo tutti sotto lo Stato italiano.
In edilizia siamo una federazione di Regioni, ed un insieme di Comuni.