Uno dei condòmini è una società edile che nel gennaio 2017 è stata dichiarata fallita dal tribunale (ho copia della sentenza ed i due immobili di sua proprietà sono attualmente in asta giudiziaria).
Che io sappia, col fallimento si perde il possesso e, di conseguenza, in assemblea bisognerebbe convocare il curatore fallimentare, ma l'amministratore della società dice che è in pendenza di ricorso e, quindi, è ancora la società la proprietaria e bisognerebbe convocare lui.
A me sembra strano che si sia in pendenza di ricorso, dato che gli immobili sono tuttora (e solo da circa 1 mese) all'asta giudiziaria e penso che, in caso di effettivo ricorso, gli immobili non avrebbero potuto esser messi in asta (oppure si?), perchè in caso di aggiudicazione e di successiva "vincita" del ricorso, dovrebbero ritornare alla società e chi li avesse acquistati in asta come rimarrebbe? Oppure chi li acquistasse in asta dovrebbe restare con la spada di Damocle della possibile restituzione per anni fino alla sentenza di Cassazione? Mi sembra strano. Qualche forumista ha esperienza di una situazione simile?
Che io sappia, col fallimento si perde il possesso e, di conseguenza, in assemblea bisognerebbe convocare il curatore fallimentare, ma l'amministratore della società dice che è in pendenza di ricorso e, quindi, è ancora la società la proprietaria e bisognerebbe convocare lui.
A me sembra strano che si sia in pendenza di ricorso, dato che gli immobili sono tuttora (e solo da circa 1 mese) all'asta giudiziaria e penso che, in caso di effettivo ricorso, gli immobili non avrebbero potuto esser messi in asta (oppure si?), perchè in caso di aggiudicazione e di successiva "vincita" del ricorso, dovrebbero ritornare alla società e chi li avesse acquistati in asta come rimarrebbe? Oppure chi li acquistasse in asta dovrebbe restare con la spada di Damocle della possibile restituzione per anni fino alla sentenza di Cassazione? Mi sembra strano. Qualche forumista ha esperienza di una situazione simile?