Buongiorno,
vorrei il parere di qualcuno che è passato per una vicenda simile.
nel 2005per fuoriscita di acque ( bianche+nere) da tombino condominiale esistente nella stessa sulla tubatura che conduce gli scarichi condominiali alla fogna comunale.
Il mio conduttore d'accordo con me fa causa al condominio per i danni a merci e stigliature contenuti in cantina.
Poiché l'evento era già accaduto ed il precedente proprietario aveva vinto una causa con il condominio per analoghi danni, nonché aveva eseguito cautelativi lavori sul pavimento cantina, sollevandolo mediante consistente vespaio, in una tempestosa Assemblea del 26/05/2006 in cui viene deliberato di resistere alla richiesta faccio verbalizzare la mia dissociazione citando il 1132 cc. e richiedo a mia volta al condominio di porre rimedio al ripetuto verificarsi del problema.
Questo dipende anche dall'irregolare convogliamento degli scarichi delle acque piovane nelle tubature di scarico degli appartamenti, con conseguente possibilità di sovraflusso ed incapienza ove la fogna comunale, certo non meravigliosa per quota relativa, per motivi di suo carico stenti ad accogliere il concentrato invio del Condominio.
Come richiesto dal conduttore e documentato in una perizia di ingegnere ho continuato a richiedere al Condominio di provvedere aggiungendo discendenti esterni diversamente convogliati in fogna per sopperire i carichi di punta provenienti dal terrazzo.
A tal fine, per uno specifico intervento stimato sui 25.000 E, mi sono anche sobbarcato una equivalente onerosisima quota di rifacimento di complessivo facciate e costruzione dei nuovi pluviali, di costo sui 250.000 E, l'ultima opera inoltre lungamente trascinatasi rispetto agli impegni di Assemblea.
Ora il giudice ha data ragione al conduttore e condannato il Condominio a pagare i danni del 2005.
Il Condominio non riesce a valersi della propria Assicurazione, forse anche perché al tempo non tempestivamente pagata.
Non mi ritrovo
L'amministratore vuole estendere anche a me il concorso, pro rilevante quota, nel pagamento del danno.
verbalmente gli ho ricordato la dissociazione, ma temo non mi sia mai stato inviato il relativo verbale di Assemblea.
Alla luce di quanto sopra ed in quanto io proprietario dell'immobile ( ho dovuto far fare ulteriori lavori su tombino e sanitari esistenti in cantina, purtroppo di limitata efficacia) oltre alla dissociazione, non sono escluso in quanto anch'io parte lesa anche se non attore diretto della causa ?
Grazie per gli spunti ed anche per sopportare la lettura di un così lungo " brodo"
vorrei il parere di qualcuno che è passato per una vicenda simile.
nel 2005per fuoriscita di acque ( bianche+nere) da tombino condominiale esistente nella stessa sulla tubatura che conduce gli scarichi condominiali alla fogna comunale.
Il mio conduttore d'accordo con me fa causa al condominio per i danni a merci e stigliature contenuti in cantina.
Poiché l'evento era già accaduto ed il precedente proprietario aveva vinto una causa con il condominio per analoghi danni, nonché aveva eseguito cautelativi lavori sul pavimento cantina, sollevandolo mediante consistente vespaio, in una tempestosa Assemblea del 26/05/2006 in cui viene deliberato di resistere alla richiesta faccio verbalizzare la mia dissociazione citando il 1132 cc. e richiedo a mia volta al condominio di porre rimedio al ripetuto verificarsi del problema.
Questo dipende anche dall'irregolare convogliamento degli scarichi delle acque piovane nelle tubature di scarico degli appartamenti, con conseguente possibilità di sovraflusso ed incapienza ove la fogna comunale, certo non meravigliosa per quota relativa, per motivi di suo carico stenti ad accogliere il concentrato invio del Condominio.
Come richiesto dal conduttore e documentato in una perizia di ingegnere ho continuato a richiedere al Condominio di provvedere aggiungendo discendenti esterni diversamente convogliati in fogna per sopperire i carichi di punta provenienti dal terrazzo.
A tal fine, per uno specifico intervento stimato sui 25.000 E, mi sono anche sobbarcato una equivalente onerosisima quota di rifacimento di complessivo facciate e costruzione dei nuovi pluviali, di costo sui 250.000 E, l'ultima opera inoltre lungamente trascinatasi rispetto agli impegni di Assemblea.
Ora il giudice ha data ragione al conduttore e condannato il Condominio a pagare i danni del 2005.
Il Condominio non riesce a valersi della propria Assicurazione, forse anche perché al tempo non tempestivamente pagata.
Non mi ritrovo
L'amministratore vuole estendere anche a me il concorso, pro rilevante quota, nel pagamento del danno.
verbalmente gli ho ricordato la dissociazione, ma temo non mi sia mai stato inviato il relativo verbale di Assemblea.
Alla luce di quanto sopra ed in quanto io proprietario dell'immobile ( ho dovuto far fare ulteriori lavori su tombino e sanitari esistenti in cantina, purtroppo di limitata efficacia) oltre alla dissociazione, non sono escluso in quanto anch'io parte lesa anche se non attore diretto della causa ?
Grazie per gli spunti ed anche per sopportare la lettura di un così lungo " brodo"