StLegaleDeValeriRoma

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Professionista
Si sente talvolta parlare di condominio parziale ma quando si configura questa particolare categoria giuridica ?
Alcuni beni comuni, impianti o servizi esistenti nel condominio possono essere utilizzati solo da alcuni condomini.
In questi casi la presunzione di comproprietà dei beni di cui all'art. 117 codice civile interessa solo i condomini che usufruiscono delle parti parzialmente comuni e solo su costoro graveranno le relative spese condominiali.
La Cassazione civile in una decisione del 2010 ha precisato che "tutte le volte in cui un bene risulti, per obiettive carattersitiche strutturali e funzionali destinato al servizio e/o al godimento in modo esclusivo di una parte soltanto dell'edificio in condominio e parte oggetto di un autonomo diritto di proprietà..." (Cass. sez. II, n. 23851 del 24 novembre 2010)
In questo caso il tetto dell'edificio era parzialmente comune in riferimento a tre nuclei abitativi autonomi dotati di accessi esclusivi.

Dal verificarsi del condominio parziale derivano conseguenze per la gestione e l'imputazione delle spese come detto in precedenza, tuttavia rimane fermo l'obbligo dell'amministratore di occuparsi della manutenzione di queste parti comuni e a tale riguardo i suoi poteri sono analoghi a quelli inerenti le parti del condominio che viceversa sono comuni a tutti i partecipanti alla comunione.;)

Avv. Luigi De Valeri
 

morenadeba

Membro Attivo
Salve, anche io sarei molta interessata a saperne di più sul condominio parziale perché credo mi riguardi personalmente. Io abito in una casetta di un gruppo di tre casette a due piani unite a livello del muro e formati un blocco unico da terra a cielo con un tetto in comune. Abbiamo un cortile comune, ogni casetta ha un locale adibito a lavanderia e poi ci sono 2 garage (uno appartiene a me, l’altro al mio vicino) che si affacciano sul cortile comune.
Il problema che volevo segnalare è il seguente: io devo rifare il tetto per mettere almeno la carta catramata dato che tempo fa pioveva dentro.
Avevo pensato anche di fare l’isolamento termico per potere usufruire della detrazione del 55% per il risparmio energetico. Per poter fare questo devo alzare la quota del mio tetto rispetto a quello del mio vicino per poter mettere i pannelli di isolamento sopra le travi (si può fare un isolamento anche al di sotto delle travi ma costa almeno il triplo)…tuttavia mi dicono all’ufficio tecnico del comune in cui risiedo che questo si può fare solo se ho una dichiarazione scritta da parte dei miei vicini che mi danno il permesso di fare questo innalzamento di quota e che si impegnano a loro volta, quando rifaranno il tetto, a mettere il loro tetto alla altezza del mio tetto. Tutto questo in nome del decoro (non abito in una zona con vincoli..così mi hanno detto in comune!)..
Se da un lato il decoro ha la sua importanza, dall’altro mi pare eccessivo dover chiedere il permesso a un vicino per fare dei lavori sul mio tetto e soprattutto vincolare gli altri a mettere la stessa altezza dei pannelli di coibentazione che ho messo io! Volevo chiedere cosa ne pensate e aspetto fiduciosa le vostre idee in proposito!
Grazie ancora!
 

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