dicono che sono animali e che vanno dove vogliono e che c' è una legge che li tutela,
che i gatti siano animali non ci piove.
che vadano dove vogliono non è vero: gli animali domestici stanno nella proprietà privata del proprietario (casa o corte/giardino), gli animali da cortile stanno nel cortile di proprietà , e non nella casa del proprietario. Quindi i proprietari degli animali domestici sono responsabili del comportamento dei propri animali.
che la legge li tuteli è vero ma solo dal punto di vista dei maltrattamenti di cui qualche incivile mette in atto (per esempio; percosse, detenzione in luoghi angusti ed antigienici) e dal punto di vista della sopravvivenza della specie (per esempio caccia; esche avvelenato) . Tutto il resto sono convincimenti personali.
Leggiti questo collegamento al sito della Asl 2 di Cuneo
Zoonosi: malattie trasmissibili da animale a uomo - Sportello animali d’affezione - ASL CN2
Termino con un aneddoto di vita vissuta: una trentina di anno fa lavoravo in una azienda dove un giorno arriva il Direttore Commerciale tutto agitato direi shockato. Praticamente, siccome il primo figlio non vedeva bene quello che scriveva la maestra sulla lavagna, raggiunse l'accordo di far portare tutti e tre i figli dall'oculista. Diciamo che per i primi due tutto bene, a parte gli occhiali per il primogenito e lo strabismo della secondo genetica, quando tocca al più piccolino di 4 anni e gli chiudono l'occhio destro dice di non vede nulla. I genitori gli dicono di non scherzare ma lui insiste. Gli fanno chiudere l'occhio sinistro e ci vede. Allora incominciano da subito a fare degli esami: morale occhio sinistro non ha mai funzionato perché ha una lesione corneale; l'occhio di destra funziona ma ha una lesione corneale che si è fermata ad un millimetro dal cristallino, per cui il bambino ci vede da un occhio solo. La causa? La madre, figlia di allevatori aveva vissuto in una cascina fino a quando si è sposata, era portatrice sana, inconsapevole, di un una infezione contratta inalando il pelo di conigli che era infettato.