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Il coerede, che vuol alienare (1)[1542-1547 c.c.] a un estraneo (2) la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione (3), indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione.Art. 732 codice civile - Diritto di prelazione
nessuno sta prevaricando sul diritto del fratello "cattivo" di esercitare il diritto di prelazione se il fratello "buono" vendesse ad un estraneo. In questo caso è stato chiaramente scritto che la vendita avverrebbe tra il fratell0 "buono" ed il fratello, genitore di @Eleoo: che non è un estraneo.Lo stesso diritto spetta anche all'altro coerede per cui la quota in vendita dovrebbe essere suddivisa fra i due aventi diritto.
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.Se io voglio favorire mio fratello vendendogli la mia parte di eredità accettata, l'altro mio fratello non può invocare il diritto di prelazione.
concordo con te sulla inequivocabilità dell 'affermazione che si riferisce a quanto scritto poco prima cioè alla vendita ad un estraneo di una parte di proprietà di un bene in comunione. In questo caso tutti i coeredi di quel bene possono esercitare il diritto di prelazione. Da qui la fraseE' proprio in quel sito che appare l'affermazione inequivocabile che ho riportato prima.
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
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