Mi rivolgo a tutti quelli che possano dare una risposta in grado di poter ribaltare il parere dell'ufficio demografico di un comune.
Lo scrivente vive insieme a moglie et due figli in villa di mq 160 catastalmente iscritta in a7. questa villa anche se catastalmente risulta una sola particella praticamente, dal vecchio proprietario è stata suddivisa in due zone con un passaggio comune ma con ingressi, cucine e bagni separati. Attualmente mio figlio ha ristrutturato un pezzo di circa 80 mq e vuole abitarci con la sua compagna. La compagna che è madre singola di una bambina di anni 8 percepisce il reddito di cittadinanza e non volendo perderlo, mi ha chiesto se potevo dargli in uso di comodato gratuito una stanza, un bagno ed uso di cucina per circa mq 25. avendo letto che non essendoci alcun rapporto di parentela o altro poteva fruire del comodato ed avere uno stato famiglia a lei intestato ovvero di non essere inglobata nello stato di famiglia dello scrivente, che attualmente risulta di 4 persone (io, mia moglie e i due figli). Da ricerche fatte su vari siti risulta che quanto su menzionato è possibile.Ma l'ufficio demografico del paesino dove viva (circa 3000 abitanti) fa presente che quanto sopra n on può essere accettato, in quanto la richiesta viene accettata solo per le badanti. Da ulteriori mie informazioni, in una cittadina limitrofa di circa 40.000 abitanti, invece il tutto è prassi normale, e per dare sostanza a quanto deciso l'ufficio della tari provvede a ridurre la quota del cedente ed ad emettere nuovo ruolo per il godente del comodato ad u so gratuito. Mi sono state richieste norme ed articoli di legge a suffragio di quanto richieto. Spero in una vostra risposta esaustiva. Grazie a tutti e buone vacanze Giuseppe
Lo scrivente vive insieme a moglie et due figli in villa di mq 160 catastalmente iscritta in a7. questa villa anche se catastalmente risulta una sola particella praticamente, dal vecchio proprietario è stata suddivisa in due zone con un passaggio comune ma con ingressi, cucine e bagni separati. Attualmente mio figlio ha ristrutturato un pezzo di circa 80 mq e vuole abitarci con la sua compagna. La compagna che è madre singola di una bambina di anni 8 percepisce il reddito di cittadinanza e non volendo perderlo, mi ha chiesto se potevo dargli in uso di comodato gratuito una stanza, un bagno ed uso di cucina per circa mq 25. avendo letto che non essendoci alcun rapporto di parentela o altro poteva fruire del comodato ed avere uno stato famiglia a lei intestato ovvero di non essere inglobata nello stato di famiglia dello scrivente, che attualmente risulta di 4 persone (io, mia moglie e i due figli). Da ricerche fatte su vari siti risulta che quanto su menzionato è possibile.Ma l'ufficio demografico del paesino dove viva (circa 3000 abitanti) fa presente che quanto sopra n on può essere accettato, in quanto la richiesta viene accettata solo per le badanti. Da ulteriori mie informazioni, in una cittadina limitrofa di circa 40.000 abitanti, invece il tutto è prassi normale, e per dare sostanza a quanto deciso l'ufficio della tari provvede a ridurre la quota del cedente ed ad emettere nuovo ruolo per il godente del comodato ad u so gratuito. Mi sono state richieste norme ed articoli di legge a suffragio di quanto richieto. Spero in una vostra risposta esaustiva. Grazie a tutti e buone vacanze Giuseppe