Frank Vincent Serpico

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Proprietario Casa
Lei, per l'utilizzo dei beni di sua proprietà può disporre come meglio crede; con il comodato d'uso Lei non lede il diritto di nessuno perché non dona né costituisce alcun diritto reale a favore di uno solo dei suoi figli. Oltretutto, se il comodato d'uso è senza termine, può essere revocato con un brevissiomo preavviso e, chiaramente, cesserebbe al momento della sua morte. Per il comodato d'uso di bene immobile è obbligatoria la forma scritta e la registrazione a termine fisso del contratto (entro 20 giorni € 168,00+diritti locali). Per la stesura del testo, semplicissimo, si faccia assistere dal suo commercialista o avvocato.
Il punto che non mi e' molto chiaro e' il seguente:

- in quanto coniuge dovrei avere l'usufrutto dell'abitazione. Corretto ?
- in quanto tale mi e' "concesso" concedere l'abitazione o parte di essa in comodato d'uso gratuito a chicchessia senza che uno o entrambi i figlio possano opporsi ?
- in particolar modo essendo valido l'usufrutto (non cedibile ad altri) l'usufruttuario e' "libero" di concedere interamente l'abitazione in comodato d'uso ad uno dei figli senza che l'altro, pur avendone una quota in comproprieta', possa opporsi ?

- ho appuntamento nei prossimi giorni con un avvocato per discutere la questione ma volevo intanto avere qualche idea (possibilmente chiara) circa la questione

Grazie, Stefano.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
La questione che non mi e' chiara e che vorrei chiarire prima ancora di incontrare l'avvocato e se il fatto che il conuge, indipendentemente dalle quote di comproprieta' dell'abitazione, avendo l'usufrutto della stessa ha la possibilita' di darla in comodato d'uso a chicchessia senza che nessuno possa opporvisi.
 

maidealista

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Proprietario Casa
vorrei chiarire prima ancora di incontrare l'avvocato

Esattamente come per il diritto di uso, il diritto di abitazione differisce da quello di usufrutto in termini quantitativi: invero, è il più "limitato" dei tre diritti reali di godimento.

L'oggetto del diritto di abitazione, infatti, è necessariamente una casa che può essere abitata, dal titolare del diritto, limitatamente ai suoi bisogni e a quelli della sua famiglia.

Anche il diritto di abitazione, come il diritto di uso, è personale: il titolare di tale diritto deve goderne personalmente e direttamente.

Generalmente, il diritto di abitazione viene riconosciuto, sulla casa coniugale, al coniuge cui vengono affidati i figli in sede di separazione o divorzio.

Un'ulteriore ipotesi in cui si riconosce il diritto di abitazione sulla casa coniugale è quella in cui un uno dei coniugi muore: il coniuge superstite, infatti, acquista il diritto di abitare la residenza coniugale al momento dell'apertura della successione e questo diritto dura finché egli rimane in vita.
Diritto di uso e di abitazione - Unione Consulenti
 

Nemesis

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Proprietario Casa
il coniuge, indipendentemente dalle quote di comproprieta' dell'abitazione, avendo l'usufrutto della stessa ha la possibilita' di darla in comodato d'uso a chicchessia senza che nessuno possa opporvisi.
C'è un errore di fondo, e nelle mie precedenti risposte avevo volutamente tralasciato di evidenziarlo, con la speranza di stimolare la discussione. Veniamo al dunque.
Premesso che il coniuge superstite non gode del diritto di usufrutto ma, anche quando concorra con altri chiamati, gli sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
Ciò premesso, come titolare del diritto di abitazione, ti è preclusa la possibilità di cedere a terzi il godimento del bene, o di darlo in locazione. E ciò perché la cessione a terzi (compreso il comodato) è incompatibile con la natura strettamente personale di quel diritto reale.

Aggiunto dopo 9 minuti :

il diritto di abitazione viene riconosciuto, sulla casa coniugale, al coniuge cui vengono affidati i figli in sede di separazione o divorzio
Quello non è un diritto diritto reale di abitazione, ma solo un diritto di natura personale, in quanto è "un'assegnazione" disposta unicamente nell'interesse della prole.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Aggiunto dopo 2 minuti :

...

Un'ulteriore ipotesi in cui si riconosce il diritto di abitazione sulla casa coniugale è quella in cui un uno dei coniugi muore: il coniuge superstite, infatti, acquista il diritto di abitare la residenza coniugale al momento dell'apertura della successione e questo diritto dura finché egli rimane in vita...
Ma alla morte del coniuge, premesso che essendovi comunione dei beni la proprieta' dell'abitazione era al 50% tra i due congiunti, il coniuge superstite non diventa "automaticamente" usufruttuario ?

Aggiunto dopo 4 minuti :

...
Ciò premesso, come titolare del diritto di abitazione, ti è preclusa la possibilità di cedere a terzi il godimento del bene, o di darlo in locazione. E ciò perché la cessione a terzi (compreso il comodato) è incompatibile con la natura strettamente personale di quel diritto reale.
Stante cosi' le cose da parte mia, in quanto avente solo diritto di abitazione, non mi e' neppure concesso di permettere ad uno dei figli di condividere con me l'abitazione (Nel caso in cui l'altro figlio si opponga) ?

Da parte mia e' eventualmente possibile acquistare il 25% della proprieta' dei figli in modo da acquisire l'abitazione al 100% ?
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non e' una questione di ospitare o meno.
Vorrei sapere se vi e' modo da parte mia di "tutelare" in qualche modo il figlio in questione evitando che dall'oggi al domani io o lui ci si possa ritrovare "in mezzo ad una strada".

In particolar modo, quindi, vorrei sapere se avendo diritto d'uso/abitazione posso far si che tale diritto venga condiviso con mio figlio senza che l'altro figlio possa opporvisi almeno fintanto che io sono in vita.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
E fin qui ci siamo.
Ma tale diritto, fermo restando che non può essere ceduto, mi permette di ospitare e di fatto condividere l'abitazione con qualunque persona io intenda farlo e senza che i comproprietari dell'abitazione possano "recriminare" ?
 

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