Vorrei dare la mia auto in uso per più di 30 giorni a uno dei generi. Lui e mia figlia vivono in altra città. Dovremo fare l'intestazione temporanea della carta di circolazione. Fin qui sembra facile. Il problema viene dopo: mia figlia o io stessa potremo occasionalmente usare l'auto? Due delegazioni ACI interpellate, due riposte opposte: per una potremo, per l'altra no. L'ambiguità mi pare che derivi dalla circolare del Ministero degli Interni n. 300 del 31 ottobre 2014.
A favore del sì l'affermazione: "Si evidenzia, a tal riguardo, che nessuna norma impedisce l'utilizzo di un veicolo a titolo di cortesia o di favore da parte di un soggetto diverso dall'intestatario della carta di circolazione". Diventando il comodatario il nuovo intestatario della carta di circolazione, io sono convinta (e un ufficio ACI con me) che a titolo di cortesia lui possa lasciar guidare l'auto ad altri.
A favore del no (la circolare va in questo oltre la legge ma ricalca quanto apparso in una circolare di poco presedente del MIT) afferma che: "L'obbligo di annotazione, in caso di comodato, è imposto solo quando tale atto, sia esso in forma scritta o orale, preveda l'utilizzo del veicolo da parte del comodatario in modo esclusivo, personale e continuativo per un periodo superiore ai trenta giorni".
Ho chiesto lumi all'ACI nazionale e a un URP della Polizia Stradale ma, al momento, non ho avuto risposta. In rete trovo solo interpretazioni concordi con la mia, ma prima di procedere vorrei la certezza. Se non ci fossimo imbattuti nell'ACI "negativa" avremmo già fatto. Per caso qualcuno di voi ha esperienza della cosa? Grazie
A favore del sì l'affermazione: "Si evidenzia, a tal riguardo, che nessuna norma impedisce l'utilizzo di un veicolo a titolo di cortesia o di favore da parte di un soggetto diverso dall'intestatario della carta di circolazione". Diventando il comodatario il nuovo intestatario della carta di circolazione, io sono convinta (e un ufficio ACI con me) che a titolo di cortesia lui possa lasciar guidare l'auto ad altri.
A favore del no (la circolare va in questo oltre la legge ma ricalca quanto apparso in una circolare di poco presedente del MIT) afferma che: "L'obbligo di annotazione, in caso di comodato, è imposto solo quando tale atto, sia esso in forma scritta o orale, preveda l'utilizzo del veicolo da parte del comodatario in modo esclusivo, personale e continuativo per un periodo superiore ai trenta giorni".
Ho chiesto lumi all'ACI nazionale e a un URP della Polizia Stradale ma, al momento, non ho avuto risposta. In rete trovo solo interpretazioni concordi con la mia, ma prima di procedere vorrei la certezza. Se non ci fossimo imbattuti nell'ACI "negativa" avremmo già fatto. Per caso qualcuno di voi ha esperienza della cosa? Grazie