Sono all'interno di una comunione ereditaria ( dodici cugini di cui due minori) con diversi immobili di proprietà e dopo cinque anni di riunioni e discussioni, si è definitivamente capito che, da parte di qualcuno non c'è alcuna intenzione di dividere i beni tra noi e tantomeno di vendere a prezzi di mercato.
Tutto è fermo con le inevitabili conseguenze e tralascio tutti gli aspetti umani del caso.
Ora,chiedo a chi ha avuto asperienze di casi analoghi, è possibile uscire da questa situazione?
Posso donare le mie quote a terzi? Penso che nessuno voglia accettare quote che fino ad una vendita,portano solo grane.
Non avrei difficoltà a chiedere al tribunale lo scioglimento della comunione, ma,chiedo a chi ha esperienza di queste situazioni, si arriverà attraverso il tribunale ad una vendita e quindi al definitivo scioglimento del legame di questa comunione? Non voglio che i miei figli,in futuro, debbano subire tutto ciò che sto subendo io. Grazie a chi mi vuole dare un parere.
Tutto è fermo con le inevitabili conseguenze e tralascio tutti gli aspetti umani del caso.
Ora,chiedo a chi ha avuto asperienze di casi analoghi, è possibile uscire da questa situazione?
Posso donare le mie quote a terzi? Penso che nessuno voglia accettare quote che fino ad una vendita,portano solo grane.
Non avrei difficoltà a chiedere al tribunale lo scioglimento della comunione, ma,chiedo a chi ha esperienza di queste situazioni, si arriverà attraverso il tribunale ad una vendita e quindi al definitivo scioglimento del legame di questa comunione? Non voglio che i miei figli,in futuro, debbano subire tutto ciò che sto subendo io. Grazie a chi mi vuole dare un parere.