Buonasera,
A parte il titolo infelice, ma non me ne venivano in mente altri,vorrei sapere come posso fare per uscire da questa situazione piuttosto infelice.
Al mio compagno ed a suo fratello è stata lasciata anni fa in eredità,dalla madre, una casa piuttosto grande suddivisa in due unità abitative che però son legate da unici contatori.
Il fratello, che risiede in un altra regione,ebbe la brillante idea di invitare il padre, che nel frattempo si era risposato con una donna con figli, a vivere nella casa padronale mentre il mio compagno si era spostato nella seconda unità abitativa,più piccola. Passarono gli anni, incontró me e decidemmo di vivere insieme in questa casa. Purtroppo i rapporti con i suoceri sono pessimi e questo sta danneggiando la nostra storia così il mio compagno ha deciso di "sfrattare " il padre,ossia invitarlo a vivere altrove anche perché dove stiamo noi è veramente litimitativo se in un futuro decidessimo di costruire una famiglia. Dunque, il punto è questo, per la legge lui può, dando un preavviso di un anno, decidere di mandarli via? C'è bisogno per forza del consenso del fratello possessore dell'altra metà di casa? Il padre potrebbe rifiutarsi di andare via e procedere per azione legale? Preciso che il padre è stato invitato a stare li ma non possiede nessuna percentuale dell'immobile anche perché quando la madre del mio compagno morì, loro erano già divorziati. Inoltre il padre non paga un vero e proprio affitto in regola ma da un obolo,chiamiamolo così, per stare li.
Quando nel 2009 il suocero e compagna vennero a vivere qui si recarono da un avvocato, davanti al quale scrissero un documento privato nel quale vi è scritto che per essere mandati via devono avere un anno di preavviso.
Ma come valore legale,codesto foglio,non ne ha.
Pensavamo di rivolgerci al SUNIA ma non sappiamo..
Grazie a tutti
A parte il titolo infelice, ma non me ne venivano in mente altri,vorrei sapere come posso fare per uscire da questa situazione piuttosto infelice.
Al mio compagno ed a suo fratello è stata lasciata anni fa in eredità,dalla madre, una casa piuttosto grande suddivisa in due unità abitative che però son legate da unici contatori.
Il fratello, che risiede in un altra regione,ebbe la brillante idea di invitare il padre, che nel frattempo si era risposato con una donna con figli, a vivere nella casa padronale mentre il mio compagno si era spostato nella seconda unità abitativa,più piccola. Passarono gli anni, incontró me e decidemmo di vivere insieme in questa casa. Purtroppo i rapporti con i suoceri sono pessimi e questo sta danneggiando la nostra storia così il mio compagno ha deciso di "sfrattare " il padre,ossia invitarlo a vivere altrove anche perché dove stiamo noi è veramente litimitativo se in un futuro decidessimo di costruire una famiglia. Dunque, il punto è questo, per la legge lui può, dando un preavviso di un anno, decidere di mandarli via? C'è bisogno per forza del consenso del fratello possessore dell'altra metà di casa? Il padre potrebbe rifiutarsi di andare via e procedere per azione legale? Preciso che il padre è stato invitato a stare li ma non possiede nessuna percentuale dell'immobile anche perché quando la madre del mio compagno morì, loro erano già divorziati. Inoltre il padre non paga un vero e proprio affitto in regola ma da un obolo,chiamiamolo così, per stare li.
Quando nel 2009 il suocero e compagna vennero a vivere qui si recarono da un avvocato, davanti al quale scrissero un documento privato nel quale vi è scritto che per essere mandati via devono avere un anno di preavviso.
Ma come valore legale,codesto foglio,non ne ha.
Pensavamo di rivolgerci al SUNIA ma non sappiamo..
Grazie a tutti