Vorrei sottoporre a chiunque sia in grado di darmi un consiglio una situazione che potrebbe sembrare assurda.
Non si tratta di una vendita di immobili, bensì di un terreno, ma il problema che si sta verificando riguarda il pagamento e potrebbe essere comune.
Premetto che quanto cercherò di esporre sta succedendo a mio zio (84 anni) e non a me, quindi su alcuni punti potrei anche essere imprecisa.
Tralasciando tutto quanto è avvenuto prima di arrivare al rogito (ritardi di ANNI e mancato rispetto del compromesso - tanto avevamo scherzato - al punto di vendere con uno sconto di circa il 20% sul prezzo concordato e conseguente pagamento di una “sanzione” da parte di mio zio), i tre acquirenti hanno ottenuto anche una dilazione di un anno per il pagamento di circa metà dell’importo (2 milioni) senza interessi.
Due degli acquirenti presentarono al momento del rogito una fideiussione di una banca, mentre il terzo (una COOP) non presentò nulla. A mio zio fu fatto credere “che era come che ci fosse” (?)
L’anno di dilazione sta ora scadendo e la situazione è la seguente:
- uno dei 2 acquirenti con fideiussione ha incontrato mio zio e gli ha chiesto di poter pagare un po’ più in là (non si sa di quanto)
- la COOP non si fa nemmeno viva e temo che riproporranno (come già fatto prima del rogito) di pervenire ad una permuta con appartamenti invenduti
- del terzo non so nulla, ma era l’unico che avrebbe pagato immediatamente tutto e penso che non avrebbe problemi a rispettare quanto previsto dal rogito.
Ora, quello che desidererei sapere è come procedere per arrivare alla conclusione di questa vendita, tenendo conto anche del fatto che ormai dei tre fratelli che parteciparono al preliminare uno è già morto, uno è incapace di intendere e vive su di una sedia a rotelle e il più giovane ha, come già detto, 84 anni.
Non si tratta di una vendita di immobili, bensì di un terreno, ma il problema che si sta verificando riguarda il pagamento e potrebbe essere comune.
Premetto che quanto cercherò di esporre sta succedendo a mio zio (84 anni) e non a me, quindi su alcuni punti potrei anche essere imprecisa.
Tralasciando tutto quanto è avvenuto prima di arrivare al rogito (ritardi di ANNI e mancato rispetto del compromesso - tanto avevamo scherzato - al punto di vendere con uno sconto di circa il 20% sul prezzo concordato e conseguente pagamento di una “sanzione” da parte di mio zio), i tre acquirenti hanno ottenuto anche una dilazione di un anno per il pagamento di circa metà dell’importo (2 milioni) senza interessi.
Due degli acquirenti presentarono al momento del rogito una fideiussione di una banca, mentre il terzo (una COOP) non presentò nulla. A mio zio fu fatto credere “che era come che ci fosse” (?)
L’anno di dilazione sta ora scadendo e la situazione è la seguente:
- uno dei 2 acquirenti con fideiussione ha incontrato mio zio e gli ha chiesto di poter pagare un po’ più in là (non si sa di quanto)
- la COOP non si fa nemmeno viva e temo che riproporranno (come già fatto prima del rogito) di pervenire ad una permuta con appartamenti invenduti
- del terzo non so nulla, ma era l’unico che avrebbe pagato immediatamente tutto e penso che non avrebbe problemi a rispettare quanto previsto dal rogito.
Ora, quello che desidererei sapere è come procedere per arrivare alla conclusione di questa vendita, tenendo conto anche del fatto che ormai dei tre fratelli che parteciparono al preliminare uno è già morto, uno è incapace di intendere e vive su di una sedia a rotelle e il più giovane ha, come già detto, 84 anni.