Cara Paola, la tua storia è il copia e incolla di tante altre simili, nel senso che sono d'accordo con la tua ultima affermazione, dove chi ha tanti averi, alla fine è più misero dell'ultimo povero sulla terra... perchè non ha da regalarti nemmeno un sorriso.
Secondo me potresti vincere la causa, in quanto se fino ad oggi lei ha provveduto al sostentamento della tua famiglia, ovvero vi ha dato un tetto sotto cui dormire, il giudice potrebbe chiedere a tua suocera di continuare a farlo. Tutto ciò se economicamente dimostrate l'effettiva necessità di avere un aiuto.
Spero vivamente che tu abbia tutte le ricevute di pagamento dei lavori fatti, perchè questo potrebbe servirti per rientrare almeno di ciò che avete "ingenuamente" sborsato a favore dell'immobile di tua suocera. Certamente, i lavori sono stati fatti in maniera liberatoria, ma se dimostri che erano necessari per la sicurezza e la dignità degli occupanti, allora magari puoi avere una chance.
Da esperienza personale, ti consiglio di prepararti redigendo una memoria con tutti i fatti e misfatti della tua storia, in modo da aiutare eventualmente l'avvocato a difendereti al meglio. Anche l'idea più stupida può essere di aiuto al tuo avvocato.
Considera anche, e scusa se te lo dico, che da questo litigio potrebbe intaccare la tua relazione con tuo marito, il quale si troverà in mezzo a due fuochi, ovvero tu e sua madre, e in qualche modo si troverà a dover fare una scelta.
Oppure hai l'opportunità di renderti una persona libera da tutto, se avete le possibilità economiche per trasferirvi e sostenervi da soli, allora fai la tua vita e togliti di mezzo ogni ostacolo alla tua libertà. L'orgoglio, il rancore, i soldi, ci rendono schiavi senza che ce ne rendiamo conto. Sono guerre queste, che durano anni, e la vita è talmente breve che alla fine ti rendi conto di aver lottato contro i mulini a vento, mentre ti avvelenavi il fegato. Metti sulla bilancia i pro e i contro, considerando che i contro nascono di per sè anche quando non li hai preventivati.
Difficile situazione, non ti invidio, essendoci già passata.
Auguroni