trient07

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Buongiorno, qualche anno fa ho ricevuto in donazione un piccolo terreno agricolo (circa 500 mq) per il quale ho chiesto al comune di Trento l'edificabilità. Allo stato attuale risulta in una zona considerata rischio idrologico, in realtà i terreni confinanti sono abitati e mi è stato detto che un tempo anche il mio era edificabile.
Alcuni costruttori mi hanno riferito che il terreno di per sè non dovrebbe essere soggetto ad autentici pericoli ma nessuno in comune si prenderebbe il rischio di dare il consenso a costruire (anche se si tratta di una piccola casa singola).
Cosa potrei fare? Ha validità se incarico un professionista di fare una nuova perizia? A chi dovrei rivolgermi? E' possibile inserire in una nuova richiesta di edificabilità la disponibilità ad effettuare una "bonifica" del terreno?...se in Olanda strappano la terra dal mare sarà così impossibile fare qualcosa anche nel mio caso?
Grazie mille...
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Dunque, il pericolo idrologico riguarda la potenziale circostanza che strati più o meno superficiali del terreno, possano muoversi, scivolare.
Naturalmente la tua politica d'attacco, sarebbe quella di interpellare un geologo e qualora questi sia totalmente sicuro che il tuo terreno non rientri in quelli catalogati a rischio o riesca a identificare delle attività di consolidamento sicure, avreste poi l'onere di far recepire questa nuova situazione all'ufficio tecnico del Comune. Tieni presente che in caso di un eventuale rischio di smottamento, anche qualora tu fossi riuscita ad ottenere un permesso di costruzione, e avessi edificato, le autorità competenti potrebbero revocare l'abitabilità in via provvisoria o definitiva, vanificando i tuoi investimenti. Tutto ciò per dirti quali sono i rischi connessi a simili scenari.
 

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