Giusto per trasmettere l'esperienza.
La ditta ha detto che prima di iniziare i lavori si sono rivolti a una ditta che gli ha detto che i lavori erano fattibili perché tutto a posto ( chi ha scelto la ditta che ha dato l'OK boh! ) chiaramente l'abbiamo richiesto ma hanno cambiato discorso, sapete come succede si accavallano le voci le domande e amen, pertanto loro hanno iniziato i lavori facendo la facciata interna, che è sempre visibile dalla strada, più una laterale, pertanto hanno seguito più del 50% dei lavori.
Loro prima del dicembre 2021 hanno emesso fattura e ricevuto il ns. 10% ( anche qui chiesto e non spiegato se la fattura era completa o solo per lo stato di avanzamento ) ma quando hanno visto che sul loro cassetto fiscale non arrivava nessun credito si sono fermati e dopo varie insistenze la ditta che aveva affermato la fattibilità se ne esce che manca una carta di identità e un codice fiscale. Quando abbiamo minacciato l'amministratore di cambiarlo lui ci/mi ha riferito della cosa che ho risolto in 48 ore, pertanto ora la ditta dei lavori dovrebbe ricevere il credito.
L'abbiamo data per buona ma c'è qualcosa di strano, 1° nessun condominio ha rilasciato copia della carta di identità ne del C.F. se non quello citato sopra, l'amministratore non ha risposto alle domande specifiche quando gli abbiamo chiesto il perché del suo e/o del loro silenzio quando da gennaio chiedevamo notizie e infine perché se non si può spicconare più del 10% l'ultimo piano è stato spicconato tutto
( mansarda di 150 mq ) mentre hanno messo il nuovo sul vecchio, circa 12 mq, sul muro che parte da terra dove c'è risalita di umidità ecc. li anche se gonfio non hanno spicconato? che poi bastava un pugno nel muro neanche ad usare la picozza, insomma il solito guazzabuglio delle riunioni.
La ditta si è impegnata a riprendere i lavori appena si trova il credito sul suo cassetto fiscale.
Ora mi domando se la ditta dei lavori ha capienza fiscale e avendoci concesso lo sconto in fattura che lei poi decide di cedere il credito che l'anno scorso aveva un costo, dicono loro, del 12% mentre adesso le poste italiane chiedono il 30% a noi cosa importa? e infine il 30% non è da considerare tasso di usura?
La ditta ha detto che prima di iniziare i lavori si sono rivolti a una ditta che gli ha detto che i lavori erano fattibili perché tutto a posto ( chi ha scelto la ditta che ha dato l'OK boh! ) chiaramente l'abbiamo richiesto ma hanno cambiato discorso, sapete come succede si accavallano le voci le domande e amen, pertanto loro hanno iniziato i lavori facendo la facciata interna, che è sempre visibile dalla strada, più una laterale, pertanto hanno seguito più del 50% dei lavori.
Loro prima del dicembre 2021 hanno emesso fattura e ricevuto il ns. 10% ( anche qui chiesto e non spiegato se la fattura era completa o solo per lo stato di avanzamento ) ma quando hanno visto che sul loro cassetto fiscale non arrivava nessun credito si sono fermati e dopo varie insistenze la ditta che aveva affermato la fattibilità se ne esce che manca una carta di identità e un codice fiscale. Quando abbiamo minacciato l'amministratore di cambiarlo lui ci/mi ha riferito della cosa che ho risolto in 48 ore, pertanto ora la ditta dei lavori dovrebbe ricevere il credito.
L'abbiamo data per buona ma c'è qualcosa di strano, 1° nessun condominio ha rilasciato copia della carta di identità ne del C.F. se non quello citato sopra, l'amministratore non ha risposto alle domande specifiche quando gli abbiamo chiesto il perché del suo e/o del loro silenzio quando da gennaio chiedevamo notizie e infine perché se non si può spicconare più del 10% l'ultimo piano è stato spicconato tutto
( mansarda di 150 mq ) mentre hanno messo il nuovo sul vecchio, circa 12 mq, sul muro che parte da terra dove c'è risalita di umidità ecc. li anche se gonfio non hanno spicconato? che poi bastava un pugno nel muro neanche ad usare la picozza, insomma il solito guazzabuglio delle riunioni.
La ditta si è impegnata a riprendere i lavori appena si trova il credito sul suo cassetto fiscale.
Ora mi domando se la ditta dei lavori ha capienza fiscale e avendoci concesso lo sconto in fattura che lei poi decide di cedere il credito che l'anno scorso aveva un costo, dicono loro, del 12% mentre adesso le poste italiane chiedono il 30% a noi cosa importa? e infine il 30% non è da considerare tasso di usura?