C'è molta confusione intorno a questa questione e molta parte di questa confusione è ingenerata proprio da coloro che fanno l'informazione "professionale".
Cominciamo a distinguere gli argomenti:
I Blog sono dei "diari" personali nei quali l'autore (che in realtà è una sorta di editore amatoriale) scrive articoli di proprio pugno e ai quali il pubblico di internet può rispondere. Quindi c'è uno che scrive e molti che rispondono.
I forum (termine volgare per definire le Bulletin Board System) sono "bacheche" dove ognuno può scrivere quello che gli pare. Quindi non c'è nessun autore/editore amatoriale, ma si è tutti autori/editori contemporaneamente. Ed è il caso di propit
Poi ci sono le testate che tutti conosciamo dove l'editore crea e determina i contenuti.
La questione sollevata dall'ordine dei giornalisti in merito alla protesta contro i blog viene da lontano sul web. La lamentela (secondo me legittima per molti versi) dei giornalisti si fonda sull'abitudine di molti blogger nel "rielaborare" le notizie edite dalla stampa ufficiale per essere ripresentate come articoli veri e proprio andando di fatto a "coprire" buona parte della stampa nazionale.
Facciamo un'ipotesi: Io che sono bravino a scrivere, decido di occupare la mia giornata comprando un quotidiano nazionale e per tutto il giorno, tutti i giorni, rielaborare i loro articoli ripresentandoli nel mio blog. Il tutto senza sottostare a nessuna regola o controllo.
Attenzione: Il problema NON è quello delle responsabilità. Frega niente a nessuno delle responsabilità in quanto chiiunque è responsabile. Nei giornali è il Direttore Responsabile, nei blog e nei forum è l'autore dello scritto. Non cambia niente. Il problema è la difesa degli organi di stampa (vedi polemica "mondo contro Google News").
Se il cittadino trova le stesse notizie gratis, ovviamente non compra il giornale. Questo è il punto. Il resto sono scuse e mezzucci per eliminare quella parte di blogger (i forum sono fuori dalla polemica) che non tengono dei diari, ma dei giornali veri e propri.
Dal punto di vista dei giornalisti si dovrebbero fare delle domande: Se uno che non ha nessuna formazione nel settore fa più lettori di loro mi sembra già indicativo della qualità dei giornali.
Dal punto di vista dei blogger più o meno in malafede, c'è da difendere la libertà di espressione (quella vera, non quella vantata dal TG1 che fa ridere).
Ad ogni modo al momento - ripeto - il problema della responsabilità civile e penale è stato risolto con l'ultima legge che prevede sempre un responsabile. Gli organi - diciamo - di "non stampa" sono obbligati a rimuovere i contenuti che eventualmente gli venissero segnalati dall'autorità giudiziaria, se non ricordo male, senza sanzioni o pene di sorta. Solo la rimozione.
Se a questo aggiungiamo che le ultime stime danno per centinaia di migliaia i blog in Italia, il resto si commenta da se. Un fenomeno enorme e inarrestabile se non con una "legge tagliola" che al momento non è mai passata (e speriamo mai passerà in quanto si tratterebbe di censura di regime bella e buona).
Certo, è comprensibile la preoccupazione degli editori che da quando esiste internet stanno subendo un decremento allarmante dei lettori. Ma - ripeto - la soluzione per loro va cercata proprio nello sfruttamento di questo nuovo media e non certo nella brutale e sistematica repressione dei blogger.
Altro discorso riguarda gli "aggregatori" come Google News.
Gli aggregatori sono siti che raccolgono le notizie dai siti principali e le presentano ai lettori in modo più o meno organizzato. Per farvi un'idea potete andare su
Google News
Su GN troviamo una rassegna stampa di tutti i giornali online del mondo. Ovvero il più bel giornale oggi disponibile. Gratis.
Ci sono centinaia di aggregatori in Italia un po' per ogni settore... e spesso si confondono per la fonte originale. E' questo si che è un problema.