In luglio mi sono messo d'accordo con una famiglia extracomunitaria per affittare loro un appartamento a Chiuduno (BG). L'appartamento andava imbiancato e richiedeva alcune piccole manutenzioni, per cui, il 1 agosto, abbiamo firmato un contratto preliminare in cui ci impegnavamo a concludere il contratto definitivo con decorrenza 1 settembre, con consegna anticipata delle chiavi, al solo scopo di poter eseguire i lavori e di poter attivare la forntura elettrica.
Purtroppo l'inquilino, timoroso di incorrere in qualche violazione che pregiudicasse la sua domanda di nazionalità in corso, è andato a chiedere la residenza con qualche giorno di anticipo rispetto all'ingresso nell'appartamento. Non essendovi ancora un contratto, ha mostrato una bozza non firmata, nella quale compariva la data di inizio locazione al 1 agosto (poi modificata al 1 settembre nel corso della trattativa).
A questo punto la Polizia Locale, ritenendo che io gli avessi ceduto l'appartamento in godimento a partire dal 1 agosto, mi ha inviato un verbale di 320 euro per non aver inviato la comunicazione di cessione fabbricato.
Ho fatto subito un ricorso in autotutela, indirizzato al Comandante della P.U., spiegando che non avevo ceduto l'immobile in godimento, ma solo autorizzato l'accesso per lavori. Gli ho fatto notare che il documento che avevano in mano non era firmato, gli ho allegato sia il contratto preliminare che prevedeva l'inizio locazione al 1 settembre, sia il contratto definitivo, debitamente registrato all'Agenzia delle Entrate.
Niente da fare. Il Comune non mi ha ancora risposto al mio ricorso, ma telefonicamente i vigili di Chiuduno mi hanno spiegato che per loro quello che hanno in mano è un contratto, che il tizio aveva le chiavi, e con questi soli elementi hanno accertato che ho violato le leggi sull'immigrazione.
Inutile dire che i vigili non sono andati a verificare se l'inquilino abitava effettivamente la casa. Se ci fossero stati, avrebbero visto che non c'erano né mobili né corrente elettrica.
Dopo oltre 30 giorni, ancora non ho avuto risposta al mio ricorso.
Sapevo che una risposta è dovuta entro 30 giorni, ma forse questo riguarda solo sindaco e assessori?
Era quindi meglio inviare il ricorso direttamente al sindaco?
In ogni caso, non so se pagare, o inoltrare ricorso al sindaco e, in caso di diniego, al Giudice di Pace.
Cosa mi consigliate di fare?
Purtroppo l'inquilino, timoroso di incorrere in qualche violazione che pregiudicasse la sua domanda di nazionalità in corso, è andato a chiedere la residenza con qualche giorno di anticipo rispetto all'ingresso nell'appartamento. Non essendovi ancora un contratto, ha mostrato una bozza non firmata, nella quale compariva la data di inizio locazione al 1 agosto (poi modificata al 1 settembre nel corso della trattativa).
A questo punto la Polizia Locale, ritenendo che io gli avessi ceduto l'appartamento in godimento a partire dal 1 agosto, mi ha inviato un verbale di 320 euro per non aver inviato la comunicazione di cessione fabbricato.
Ho fatto subito un ricorso in autotutela, indirizzato al Comandante della P.U., spiegando che non avevo ceduto l'immobile in godimento, ma solo autorizzato l'accesso per lavori. Gli ho fatto notare che il documento che avevano in mano non era firmato, gli ho allegato sia il contratto preliminare che prevedeva l'inizio locazione al 1 settembre, sia il contratto definitivo, debitamente registrato all'Agenzia delle Entrate.
Niente da fare. Il Comune non mi ha ancora risposto al mio ricorso, ma telefonicamente i vigili di Chiuduno mi hanno spiegato che per loro quello che hanno in mano è un contratto, che il tizio aveva le chiavi, e con questi soli elementi hanno accertato che ho violato le leggi sull'immigrazione.
Inutile dire che i vigili non sono andati a verificare se l'inquilino abitava effettivamente la casa. Se ci fossero stati, avrebbero visto che non c'erano né mobili né corrente elettrica.
Dopo oltre 30 giorni, ancora non ho avuto risposta al mio ricorso.
Sapevo che una risposta è dovuta entro 30 giorni, ma forse questo riguarda solo sindaco e assessori?
Era quindi meglio inviare il ricorso direttamente al sindaco?
In ogni caso, non so se pagare, o inoltrare ricorso al sindaco e, in caso di diniego, al Giudice di Pace.
Cosa mi consigliate di fare?
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