raflomb

Membro Assiduo
Ma lui è di Foggia..

La legge è italiana, e quindi è effecace in tutto il territorio nazionale, quanto afferma il Comune di Milano è un esempio.

Aggiunto dopo 6 minuti :

Art 35:
CERTIFICATO DI AGIBILITA’ E CONDONO EDILIZIO.

E’ opportuno negli atti di trasferimento di immobili condonati far assumere all’alienante l’obbligazione di garanzia riguardo al fatto che l’immobile rispetta i requisiti igienico-sanitari minimi previsti dalla normativa di livello sovracomunale".
Riguardo all’art.35 della legge 47/85 vi è stato un importante intervento della Corte Costituzionale al cui orientamento si è uniformata la giurisprudenza amministrativa.

La Corte Costituzionale, con la sentenza 18 luglio 1996 n. 256 ha affermato che:

"…. deve, pertanto escludersi una automaticità assoluta nel rilascio del certificato di abitabilità pur nella piu' semplice forma disciplinata dal D.P.R. n. 425 del 1994 a seguito di concessione in sanatoria, dovendo invece il Comune verificare che al momento del rilascio del certificato di abitabilità siano osservate non solo le disposizioni di cui all'art. 221 del testo unico delle leggi sanitarie (rectius, di cui all'art.4 del d.P.R. n. 425 del 1994), ma, altresì, quelle previste da altre disposizioni di legge in materia di abitabilita' e servizi essenziali relativi e rispettiva normativa tecnica, quali quelle a tutela delle acque dall'inquinamento, quelle sul consumo energetico, ecc.. "

Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 13 aprile 1999 n.5 Sent. 00414 si è posta sulla stessa linea affermado che:

"L'articolo 35 comma 20 Legge 28 febbraio 1985 n.47 prevede, in caso di sanatoria di opere edilizie abusive, il rilascio del certificato di agibilita' <anche in deroga ai requisiti fissati da norme regolamentari>, per cui e' legittimo il diniego di tale certificato per mancanza delle condizioni di salubrita' dell'immobile, essendo queste richieste da fonti di livello primario (articoli 221 e 222 T.U. 27 luglio 1934, n.1265)."


Nello stesso senso si sono espressi anche:

- il Tribunale Amministrativo Regionale : Emilia Romagna, Sez. Parma , Sent. n. 321 dell’ 8 giugno 2000.

"In definitiva, la deroga di cui all’articolo 35 in parola, concerne le sole prescrizioni di carattere edilizio e urbanistico che di per sé potrebbero precludere il rilascio della licenza di abitabilità (es. limiti di altezza o dimensione delle stanze), fermo restando la necessità di una specifica ed autonoma valutazione di carattere igienico-sanitario.

Pertanto Mino, rassegnati: occorre il certificato di abitabilità, che puoi richiedere al tuo dante causa.
 

mtr

Membro Attivo
Faccio luce su quanto mi riguarda:
1) chiedo scusa, ma nel prosieguo della discussione ho 'lasciato indietro' il fatto che si tratti di Venezia, non di Foggia, che ho letto frettolosamente sull'indice dei dati personali. Potrei quindi correggere dicendo 'ma la casa si trova a Venezia'.
2) la norma è nazionale, ma le richieste documentali fanno riferimento ai Comuni; per questo indicavo la necessità di riferirsi al Comune di appartenenza -anche se ho commesso l'inaudito errore di considerare l'immobile sito a Foggia..).
 

mino1949

Membro Attivo
Ok Ok... cercherò di attivarmi presso il comune in prov venezia ed intanto mando r/r per sospendere prescrizione. (questa non la sapevo e quindi grazie). Ma allora come ho potuto rogitare "regolarmente" nel 2002?? (..so che la legge non ammette ignoranza..) ma il notaio ed il perito della banca per il mutuo??? Ora, se il precedente proprietario "nicchia" ed io volessi ottenere questo certificato-è ovvio rivolgendomi ad un professionista- a quali costi e spese vado incontro?? Sono abbordabili o con tutte queste "giuste" leggi mi salassano, prima il professionista e poi magari il comune per qualche altro "imprevisto"??.
Domanda fondamentale : OGGI è previsto il rilascio del certificato A ME da parte del Comune dopo che sono intervenuti prima di me ben 3 proprietari??. Addirittura nel 2003 ho avuto anche due "permessi per costruire" per modifiche a recinzione e scoperto (è una casetta indipendente..) Scusate per le lungaggini, ma pare proprio che i pareri in generale siano un pò "confusi" a spulciare sul web..a partire dal notariato e simili. Cmq ora ho le idee un pò meno confuse ...
 

mtr

Membro Attivo
Ok Ok... cercherò di attivarmi presso il comune in prov venezia ed intanto mando r/r per sospendere prescrizione. (questa non la sapevo e quindi grazie).

QUESTO E' UN BUON INIZIO..

Ma allora come ho potuto rogitare "regolarmente" nel 2002?? (..so che la legge non ammette ignoranza..) ma il notaio ed il perito della banca per il mutuo???

CHIEDEREI DIRETTAMENTE A LORO..

Ora, se il precedente proprietario "nicchia" ed io volessi ottenere questo certificato-è ovvio rivolgendomi ad un professionista- a quali costi e spese vado incontro?? Sono abbordabili o con tutte queste "giuste" leggi mi salassano, prima il professionista e poi magari il comune per qualche altro "imprevisto"??.

DIPENDE MOLTO DALLA MOLE DI LAVORO CHE IL TECNICO DEVE GESTIRE: I CERTIFICATI DEGLI IMPIANTI LI HAI, QUINDI E' GIA' BUONA COSA; IL PIU' SONO I REQUISITI IGIENICO-SANITARI DELL'IMMOBILE: SE ANCHE DA QS PUNTO DI VISTA SEI OK -E IL TECNICO PUO' APPURARLO VELOCEMENTE- DIREI CHE SI TRATTA DI RACCOGLIERE IL MATERIALE, STAMPARE QUALCHE COPIA DEL DISEGNO DELLA CASA, LA RICHIESTA FORMALE, LA RELAZIONE TECNICA. SE INVECE CI SONO PROBLEMI CON I REQUISITI IGIENICO-SANITARI CI VUOLE IL NULLA OSTA ASL.
2000-2500€ NEL RIMO CASO; CIRCA IL DOPPIO, NEL SECONDO.

Domanda fondamentale : OGGI è previsto il rilascio del certificato A ME da parte del Comune dopo che sono intervenuti prima di me ben 3 proprietari??. Addirittura nel 2003 ho avuto anche due "permessi per costruire" per modifiche a recinzione e scoperto (è una casetta indipendente..) Scusate per le lungaggini, ma pare proprio che i pareri in generale siano un pò "confusi" a spulciare sul web..a partire dal notariato e simili. Cmq ora ho le idee un pò meno confuse ...
 

raflomb

Membro Assiduo
La richiesta la devi presentare te: oltre alla conformità urbanistica, occorrono le conformità degli impianti.
Al precedente proprietario chiederai di partecipare alle spese.
Una volta inoltrata la richiesta potrai vendere l'immobile in attesa del silenzio-assenso.

Aggiunto dopo 2 minuti :

la norma è nazionale, ma le richieste documentali fanno riferimento ai Comuni; per questo indicavo la necessità di riferirsi al Comune di appartenenza -anche se ho commesso l'inaudito errore di considerare l'immobile sito a Foggia..).

mtr, la procedura è la stessa in tutti i Comuni d'Italia,
 

mtr

Membro Attivo
[mtr, la procedura è la stessa in tutti i Comuni d'Italia,

raflomb, un piccolissimo estratto della normativa ligure:

"
(..) Possono essere individuate due diverse fattispecie di richieste di agibilità :

a - Istanze ordinarie ai sensi art 37 L.R. 16/08 riferite a progetti edilizi;
b - Istanze ai sensi art. 35 L. 47/85, riferite a condoni edilizi
(..) "

Nel resto d'Italia la LR 16/08 non esiste.

..però non vorrei aprire una sterile discussione fra noi due: suggerisco di lasciare che l'interessato si informi direttamente presso il proprio Comune circa la documentazione richiesta (diversa in forma ma non certo in contenuto).
 

raflomb

Membro Assiduo
Continuo quanto dice il Comune di Milano, che prima ho omesso per non complicare più di tanto le cose:

Tutto quanto costruito (prima/dopo la Licenza/Concessione per opere edilizie) abusivamente e
successivamente condonato non rientra nel rilascio del Certificato di Agibilità (ex Abitabilità). Per queste
opere deve essere redatto il modello relativo alla domanda di rilascio d’Agibilità Speciale.
L’Ufficio competente al rilascio della citata Agibilità speciale è l’Ufficio Condono – Via Edolo,19 – 20125
Milano.
Come vedi anche qui c'è il distinguo: "abitabilità speciale" in relazione al condono.
Ma se si tratta di legge nazionale come puoi pensare che ogno Comune d'Italia poss agire in autonomia?
Allora necesiterebbe una c.d. "Legge Quadro o Cornice" che demanda alle singole Regioni di legiferare all'interno dei principi dati. Il Comune non ha potere di legiferare, e conseguentemente non si può distaccare o dalla legge Statale o Regionale.
 

mtr

Membro Attivo
Ma se si tratta di legge nazionale come puoi pensare che ogno Comune d'Italia poss agire in autonomia?
QUOTE]

Se rileggi quanto ho scritto le mie parole non affermano quanto mi stai mettendo in bocca bensì l'invito a verificare la procedura richiesta dal Comune interessato.

Ripeto: non facciamo una questione fra noi due, confondiamo il messaggio a chi chiede chiarimenti.
 

raflomb

Membro Assiduo
mtr, essendo pacifico che un soggetto privato si rivolga ad un tecnico, in quanto è obbligatorio procedere a mezzo tecnico in queste circostanze, quanto da te affermato è superato "de plano," in quanto quest'ultimo dovrà conoscere il modus operandi del Comune competente per territorio.
Il nostro compito era limitato ad indicare all'istante se doveva o meno procedere a mezzo istanza di concessione di agibiità in relazione al caso concreto.
Chiudo qui, perchè se ben ricordo con te si può instaurare una polemica sine die.
Un saluto.
 

totu paladini

Nuovo Iscritto
la costruzione risale al 1960: non so se a Venezia avevano già passato la documentazione dall'ufficio che si occupa dell'abitabilità_agibilità, perché proprio in quegli anni è avvenuta tale comunicazione. Ti consiglio di andare dapprima al Comune di Venezia, in cui è sito l'immobile. Se non trovi riscontro (il che è possibile per il tuo caso che ha ricevuto condono successivamente e quindi costruzione senza licenza) dovresti rivolgerti all'ufficio per la certificazione di agibilità. Ti diranno subito che occorre un tecnico. Ti consiglierei prima di andare a cercare all'archivio storico immobiliare. Non si sa mai ... se il proprietario iniziale o qualcuno degli acquirenti successivi abbia fatto richiesta ... Altrimenti producendo con un tecnico tutti i certificati di conformità degli impianti e partendo dall'accettazione del condono (con tutte le ricevute di pagamento) richiedi l'agibilità che è sempre necessario avere anche se il notaio accettasse (ma non credo che attualmente ce ne sia più qualcuno) di fare il rogito senza l'agibilità che è sufficiente dichiarare con la data di rilascio. Ciao totu. Purtroppo una volta che tu hai sottoscritto il rogito di acquisto, si suppone che a te andava bene la situazione nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava l'immobile all'atto dell'acquisto e quindi ... è inutile andare a cercare il proprietario da cui hai acquistato perché possa contribuire alle spese.
 

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