Per il principio di gerarchia delle fonti, un atto amministrativo (come la circolare dell'Agenzia delle Entrate) non può sostituirsi alla legge.
Infatti, anch'io concordo sul principio di gerarchia della fonti legislative. Per fugare ogni dubbio, prima che uscisse la circolare 26/E ho inviato all'Agenzia delle Entrate, presso la Direzione Regionale, un'istanza di interpello (che come sai ha valore solo per il caso concreto) con le motivazioni che tu hai elencato, chiedendo se la raccomandata a mano (per un mio caso specifico di opzione per la cedolare secca, ma ovviamente con valore generico) soddisfasse l'adempimento richiesto dalla Legge.
Ebbene, hanno atteso che uscisse la circolare 26/E prima di rispondermi e, non appena uscita, la Direzione Regionale mi ha risposto "picche" citando appunto come "fonte" la suddetta circolare.
L'Agenzia delle Entrate è un organismo autoreferenziale che non si limita ad applicare le leggi ma produce anche al suo interno i criteri con cui poi i suoi funzionari debbono interpretarle.
Pertanto, visto che contestare un parere dell'Agenzia delle Entrate in sede di contenzioso è un'impresa ardua e costosa, proprio perché anche i membri delle Commissioni Tributarie spesso fanno riferimento proprio ai criteri interpretativi dell'Agenzia delle Entrate e non ai criteri generali normativi, ritengo più prudente (non giusto, si intende...) attenersi a tale circolare ed evitare la raccomandata a mano.