fausto manca

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Nemsis chiarisce bene la portata dell'art. 48, 3° comma del T.U. dell'imposta di successione e donazione ma mi sembra che ne tragga una conclusione errata: il debitere del defunto non può pagare i suoi debiti agli eredi se questi ultimi non hanno dimostrato di averli dichiarati all'A.D.E (salvo il caso di esenzione). Nel caso prospettato, invece, il defunto non aveva un credito verso la banca ma un debito ne consegue che non é tenuto ad indicarlo in denuncia di successione e la richiesta della banca é arbitraria, sempre che non si tratti di una incompressione. Soltanto nel caso l'entità dell'asse ereditario e il rapporto di parentela comportino il pagamento di imposta di successione, e in presenza di un ammontare elevato della passività nei confronti della banca, gli eredi avrebbero la convenienza di documentare tale debito al fine di riceverne un beneficio in sede di determinazione dell'imposta dovuta.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Effettivamente, era quello che avevo pensato subito dopo aver risposto la prima volta. Poi, nelle repliche, mi sono (ri)dimenticato di precisare.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se l'hai presentata nel 2012, al posto dei certificati avresti dovuto presentare solamente dichiarazioni sostitutive.

L'ho presentata nel 2010, se adesso con la semplificazione fiscale sono solo autocertificazioni meglio ma non so se per la destinazione urbanistica dei terreni possa valere l'autocertificazione, solo per quelli mi ci sono voluti tre mesi di attesa, gli altri in un paio di giorni li ho fatti.
 
U

User_39901

Ospite
Grazie a tutti per le risposte precise. La cosa incredibile è che mi sono recato ad un altra banca dove la situazione era la stessa e il tutto è stato chiuso in 10 minuti!!!
 

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