Buonasera, ho fittato l'appartamento ad un'inquilina che si è presentata in agenzia con modi gentili ed affabili salvo poi verificare un comportamento tutt'altro che idoneo ad un civile rapporto tra conduttore e proprietario. In sintesi dal 1 maggio l'inquilina è entrata in casa con 1 assegno legato al canone del primo mese (maggio) e un assegno quale cauzione (copertura di due mesi). Avendo appurato successivamente che la tipa è solita non pagare, ed avendo visto che al 6 giugno nessun canone veniva corrisposto, ho pensato bene di incassare l'assegno della cauzione. Naturalmente anche a luglio non ha pagato perché nella sua testa i due canoni cauzionali vanno secondo lei a coprire la sua mancanza. Intanto ho messo in mano all'avvocato le carte per procedere ad uno sfratto, ma secondo voi la cauzione come va intesa? Nel senso può il giudice non riconoscere gli estremi per procedere con il rito dello sfratto?
Grazie
Grazie