Buongiorno possiedo un fondo agricolo. Ho acquistato tale fondo da un'impresa con muro a secco già esistente (parzialmente ricostruito che divide il fondo attiguo) ed una piattaforma in cemento posta a circa 50 cm dal suddetto muro. Dopo rogito ho costruito forno a legna ecc. A distanza superiore di 5 mq sempre dal muro in questione.
Il vicino proprietario del fondo attiguo alla mia domanda se riteneva che tutto fosse a posto mi ha risposto affermativamente.
Arriva il figlio che ha ereditato una casetta dallo zio ed incominciano i guai con tutti noi del borgo.
Segnalazioni e denunce presso comune, procura, dispetti ed ancora di piu. Tutte cadute in una bolla di sapone. Finché mi comunica a mezzo avvocato che ho sconfinato per circa 10 mq proprio sotto al muro in sasso. Mediazione mi vengono richiesti ben 10.000 euro. Io ne offro 1.000/1.500. (parliamo di un valore che si aggira ai 40 euro) Mediazione saltata. Causa civile contro la sottoscritta.
In tutto questo il padre non si è mai visto. Nominata CTU si presenta il figlio e durante tentativo di mediazione da parte del perito non accetta alcuna mia offerta.
Domande:
A) il perito non ha chiesto a questo signore alcuna delega o procura che lo autorizzava a parlare e decidere in nome e per conto del padre,
B) io ho acquistato con muro già esistente ed idem piattaforma in cemento sopra la quale successivamente ho installato gazebo in ferro in struttura leggera, aperto ed imbullonato alla soletta in cemento,
C) dalla CTU emerge che muro risale almeno al 1900 e successivamente ricostruito su stesso sedime, 10 mq da mappa catastale risultano del fondo attiguo ma che il proprietario appunto di tale fondo gode di 30 mq che risultano di mia proprieta,
D) il confinante non ha diritto di passaggio nel mio fondo, quindi o si butta giù dal muro o non so visto che questi 10 mq si sviluppano in un triangolo che segue in lunghezza il muro.
Il vicino proprietario del fondo attiguo alla mia domanda se riteneva che tutto fosse a posto mi ha risposto affermativamente.
Arriva il figlio che ha ereditato una casetta dallo zio ed incominciano i guai con tutti noi del borgo.
Segnalazioni e denunce presso comune, procura, dispetti ed ancora di piu. Tutte cadute in una bolla di sapone. Finché mi comunica a mezzo avvocato che ho sconfinato per circa 10 mq proprio sotto al muro in sasso. Mediazione mi vengono richiesti ben 10.000 euro. Io ne offro 1.000/1.500. (parliamo di un valore che si aggira ai 40 euro) Mediazione saltata. Causa civile contro la sottoscritta.
In tutto questo il padre non si è mai visto. Nominata CTU si presenta il figlio e durante tentativo di mediazione da parte del perito non accetta alcuna mia offerta.
Domande:
A) il perito non ha chiesto a questo signore alcuna delega o procura che lo autorizzava a parlare e decidere in nome e per conto del padre,
B) io ho acquistato con muro già esistente ed idem piattaforma in cemento sopra la quale successivamente ho installato gazebo in ferro in struttura leggera, aperto ed imbullonato alla soletta in cemento,
C) dalla CTU emerge che muro risale almeno al 1900 e successivamente ricostruito su stesso sedime, 10 mq da mappa catastale risultano del fondo attiguo ma che il proprietario appunto di tale fondo gode di 30 mq che risultano di mia proprieta,
D) il confinante non ha diritto di passaggio nel mio fondo, quindi o si butta giù dal muro o non so visto che questi 10 mq si sviluppano in un triangolo che segue in lunghezza il muro.