Copio incollo:
30 e bonus ristrutturazione: gli immobili in corso di ristrutturazione vanno dichiarati?
16 Settembre 2021/di
Francesca Ressa
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Per il Fisco non vanno dichiarati nel 730 gli immobili per i quali sono in corso lavori di ristrutturazione
In vista della scadenza del
30 settembre 2021 per l’inoltro del modello
730/2021 per i redditi relativi al 2020 (mentre la scadenza per il Modello Redditi Persone fisiche è il 30 novembre 2021), ecco alcuni chiarimenti del Fisco per compilare correttamente il documento nella sezione dedicata alle
detrazioni per le ristrutturazioni edilizie.
L’Agenzia delle Entrate risponde (FiscoOggi) ad un’interessante domanda che riguarda una situazione piuttosto frequente, ossia se va indicato nella dichiarazione dei redditi un immobile in cui sono in corso dei lavori di ristrutturazione (dal momento che non si gode dell’utilizzo del bene perché soggetto ad interventi edilizi, ciò consentirebbe di
pagare meno IRPEF).
In particolare chiede:
È vero che un immobile in cui si stanno effettuando lavori di ristrutturazione può non essere indicato nel modello 730?
A questo proposito, il Fisco ha fatto presente che, come riportato nelle stesse istruzioni alla compilazione del modello 730 e del modello Redditi Persone fisiche, non producono redditi dei fabbricati e quindi
non vanno dichiarati (nel quadro B) gli immobili per i quali sono state rilasciate licenze, concessioni o autorizzazioni per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
L’obbligo dichiarativo decade solo per il periodo di validità del provvedimento (licenze, concessioni ecc.), durante il quale l’unità immobiliare non deve essere comunque utilizzata.
Condizioni per NON dichiarare
La risposta delle Entrate è chiara: le condizioni per NON dichiarare il fabbricato, oggetto di intervento, nella dichiarazione sono esclusivamente:
- esistenza di un titolo abilitativo idoneo ad effettuare lavori di ristrutturazione sul fabbricato, ossia il rilasciato permesso per l’esecuzione di determinati interventi edilizi;
- inutilizzo del fabbricato durante l’esecuzione dei lavori.
L’Agenzia sottolinea, in merito alla seconda condizione, che l’immobile non va dichiarato soltanto per il periodo al quale si riferisce il provvedimento di ristrutturazione e
solo se, durante questo periodo, l’immobile non è stato utilizzato. Ciò significa che potrebbe essere richiesta una prova di inutilizzo dell’immobile, come:
- una CILA che certifichi le date di inizio e fine lavori, oppure
- un certificato di residenza/domicilio nel caso di ristrutturazione di un’abitazione.
In conclusione: per un periodo limitato, il reddito dell’immobile oggetto di ristrutturazione può non essere indicato in dichiarazione dei redditi in quanto durante i lavori di ristrutturazione l’immobile non produce reddito.