non esiste una linea di confine ben stabilità, e se nel contratto di affitto non vengono specificate con precisione la ripartizione delle spese si rischia di incorrere in liti fastidiose e costose, ed è per questo motivo che sarebbe opportuno allegare al contratto di locazione una tabella di ripartizione delle spese controfirmata dalle parti (con una appendice nel contratto che richiami la tabella) o addiruttura con la stessa integrata nel contratto.
In genere quelle di ordinaria manutenzione come per esempio un rubinetto che perde, la sostituzione del tubo flessibile della doccia, la corda della tapparella usurata,
la sostituzione della resistenza elettrica dello scaldabagno, ecc. competono al conduttore.
Le spese di riparazione straordinaria invece competono al proprietario.
Comunque se affitti una casa ammobiliata e fornita di tutti gli elettrodomestici, siccome il canone tiene conto anche dell'uso di questi, e tu sai lo stato in cu si trova lo scaldabagno: quanti anni ha, se gli hai fatto la manutenzione periodica, tu sai se è giusto che lo sostituisca tu oppure l'inquilino. Anche se l'inquilino fsse dentro da 10 anni lui ti ha pagato nell'affitto ammobiliato anche la normale uura dello scaldabagno. Quindi se lo scaldabagno è vecchio lo devi sostituire a tue spese. Situazione differente sarebbe stato il contratto d'affitto di un appartamento non ammobiliato dove non è necessaria la presenza dello scaldabagno ma solo degli allacci.
Comunque leggi qui
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