se hai fatto delle spese senza il consenso della proprieta, è un problema recuperarle. inoltre coì,i per amore di sintesi, il comodato si chiama così perchè ha natura gratuita, è inutile e pleonastico dire"comodato gratuito", inoltre il comodato e un contratto che non trasferisce diritti reali, ma solo diritti di godimento del bene, senza alcun obbligo al miglioramento. il comodatario ha solo l'obbligo di mantenere il bene secondo la destinazione d'uso concessa, e di conservarlo e usarlo senza danneggiarlo, provvedendo alle spese dei s ervizi ordinari e manutenzioni semplici. diversa è la situazione dei diritti reali in gioco. se mi dici che il padre ha donato ad una nipote il fabbricato, egli ha fatto quella che in gergo viene definita successione anticipata. per cui per rivendicare giustamente la propria quota di legittima dovra aspettare la successione del padre, nel presupposto che il valore in gioco sia maggiore della quota disponibile, e che quindi si ha diritto alla azione di riduzione per lesione della quota di leggitima in favore dei legittimari ( cioè te che si figlia). comunque ad ogni buon conto conservi fatture, contratti con le maestranze, e dat anagrafici di eventuali testimoni utili. va da se che i lavori che hai fatto, sopratutto se in regime di testo unico per l'edilizia n 380/01, si presume che siano stati regolarmente approvati dagli uffici tecnici preposti, se no, la situzione si ingarbuglia ancora di piu.