Credo che non si tratti di mutuo ma di canone di affitto a riscatto Comunque, ha poca importanza. Le INA Casa, al loro scioglimento hanno passato tutte le loro proprietà e gli atti ancora non perfezionati alle GESCAL che a loro volta, li hanno trasferiti agli IACP, i quali, a loro volta li hanno trasferiti agli ATER ( o altre sigle dei Comuni) Dunque gli atti di Assegnazione con patto di futura vendita si trovano lì. A me è successo altrettanto. Io avevo già tale atto, ma non sapevo che la GESCAL, trascorso il primo periodo di ammortamento, convocava l'assegnatario e gli faceva firmare l'atto di compravendita. Ciò in quanto dopo la metà del periodo di pagamento del canone, l'assegnatario aveva già pagato i ratei di interesse previsti per l'ammortamento. Nel mio caso, essendo 25nnale il periodo suddetto, mio padre venne convocato dopo 12 anni e 6 mesi, firmò l'atto e.....noi figli non ne sapemmo più nulla in quanto, colto da malattia dopo pochi mesi morì. Quindi, il problema della casa, al momento, era l'ultimo che ci preoccupava. Alla morte di nostra madre, invece, di questa casa ho dovuto occuparmene io, ovviamente per stabilirne la destinazione. Così ho scoperto i passaggi che l'atto ha subito negli anni. Ed ho scoperto che la trascrizione nei Registri Immobiliari sarebbe avvenuta "a domanda dell'interessato e con proprie spese". Cosa che, nel mio caso non avvenne per i motivi già detti.
Quindi, potrei anche supporre che l'atto, o il suo "promesso atto" siano nelle disponibilità dell'istituto che è subentrato agli IACP, che per Roma, ad esempio si chiama ATER. Per Caserta, non so. E potrebbe darsi che anche al papà di IOMAR52 sia successa una cosa simile. Che abbia magari già firmato un atto di compravendita divenendo, quindi a tutti gli effetti, proprietario del bene.
A stringere: il primo consiglio è di accertare presso l'Istituto di cui sopra (visto che l'IACP non ha nulla fra i suoi documenti) l'esistenza di tale atto. Se risultasse un atto di compravendita occorrerà fare una dichiarazione di successione con tutti gli eredi diretti o per rappresentanza, cioè tutti voi fratelli e sorelle viventi ed i figli dei fratelli deceduti che, appunto, subentrano nel diritto ai loro genitori.
Se questo atto non dovesse essere ritrovato, dovrete interpellare un notaio per far dichiarare l'usucapione e poi procedere con la successione. In tale sede, potrete anche far intervenire gli atti di rinuncia da parte dei vari coeredi.
Auguri.