Marzia58

Nuovo Iscritto
Buonasera,
mi chiamo Marzia Moreschi, sono la titolare di una Agenzia Immobiliare, ed ho urgente bisogno di una informazione.

Ho incarico di vendere una casa colonica che è stata ristrutturata oltre 10 anni fa. L'impresa che ha effettuato la ristrutturazione faceva capo ad un geometra che era anche direttore dei lavori. All'epoca presentò la dichiarazione della fine dei lavori ma non fece la richiesta di agibilità.
Nè il Comune, a quanto pare, fece una richiesta di documenti in tal senso.

L'attuale proprietario abita tranquillamente l'immobile ed ha la residenza lì.

Furono anche rilasciate la conformità dell'impianto elettrico (che ho) e quella dell'impianto termoidraulico (in Comune non esiste traccia di nessuna delle due) e l'impresa che lo fece all'epoca, previo riaggiornamento dell'impianto, si è dichiarata disponibile a rilasciare una nuova conformità.

Dalla fine dei lavori gli impianti non hanno subito alcuna variazione.

Il geometra in questione è in pensione e la sua ditta in liquidazione ma lui risulta ancora iscritto al Collegio.

Il Comune dice che la casa così com'è non può ottenere l'agibilità e bisogna rifare tutto dall'inizio rispettando le norme attuali e pretenderebbe una nuova ristrutturazione per l'adeguamento.

Tutto questo sta causando notevoli disagi al cliente che si deve trasferire quanto prima all'estero per motivi di lavoro e deve vendere l'immobile.

Come sistemare la situazione?

1. Senza certificato di agibilità il notaio si rifiuta di rogitare;

2. E' esclusa l'ipotesi di una nuova ristrutturazione (che tra l'altro non serve perchè la casa è in ottime condizioni);

3. Mi hanno detto che il Direttore dei lavori se ha ancora il timbro è comunque responsabile della richiesta dell'agibilità dell'immobile (anche perchè non richiedendola all'epoca ha causato un notevole danno al proprietario che ora non sa come sistemare la situazione);

4. Altri geometri interpellati per una eventuale sistemazione hanno rifiutato l'incarico dichiarando che non "intendono mettere le mani sul lavoro fatto da un'altra persona".

C'è una soluzione al problema?
 

Much More

Membro Ordinario
Le case senza certificato di agibilità/abitabilità sono compravendibili tranquillamente, solo le costruzioni abusive non sono compravendibili.
 

Pino2

Membro Attivo
ti consiglierei di rivolgerti ad un altro notaio e chiedere informazioni.....mi risulta che le case costruite prima di una certa data (credo intorno 1945), non hanno bisogno di agibilita e tanto meno di abitabilita, a meno che non sia stata chiesta la non agibilita per non pagare l' ICI, ho per pericolosita.ciao
 

Much More

Membro Ordinario
Non confondete la mancanza di certificato di agibilità con l'accatastamento come unità collabenti (ovvero pericolanti o ruderi), che sono pure tranquillamente compravendibili. Come detto l'unico impedimento alla compravendita può derivare dal fatto che l'immobile sia totalmente o parzialmente abusivo. Detto questo quasi tutti i palazzi anni 60-70-80 delle nostre città sono sprovvisti di agibilità, eppure le case si vendono eccome, idem per i palazzi nuovi per i quali ancora l'agibilità non è stata rilasciata, ma i cui appartmenti sono venduti normalmente.
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
Concordo con MuchMore, la casa non ha bisogno del certificato di agibilità per essere venduta.
Come dice Pino2 rivolgetevi ad altri notai per avere informazioni sulla cosa.

Se poi tutti i notai si rifiutano di rogitare senza l'agibilità, allora dovete richiedere tale certificato.
Per farlo, non servono molte cose.

Leggo che il geometra/DL ha presentato a suo tempo la dichiarazione di fine lavori.
Molto probabile che allegata a tale dichiarazione ci sia anche il certificato di regolare esecuzione firmato dal DL e dall'Impresa.
Le conformità impianti ci sono o possono essere richieste ora.

Informati in Comune per sapere quali altri documenti servono ed il gioco è fatto!!
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Condivido e suggerisco di rivolgersi ad uno studio tecnico del posto che saprà come gestire la situazione.
La professionalità e capacità del mediatore si vede in questi frangenti e farsi carico dei problemi del proprio cliente è già segno di serietà.
Il cliente dovrà affrontare alcune spese ma ne vale la pena, certo che la problematica non doveva neppure esistere se chi era stato incaricato a suo tempo avesse fatto bene il suo lavoro.
Avv. Luigi De Valeri:-o
 

eugenio ghiglione

Nuovo Iscritto
Credo che la cosa più sensata sia di nominare un nuovo Professionista che completi la pratica per l'agibilità. Se i lavori sono stati eseguiti nel rispetto delle regole vigenti all'epoca della ristrutturazione, non vedo proprio quale possa essere il problema.
 

Marzia58

Nuovo Iscritto
Il problema è proprio questo, la casa colonica rispetta le regole vigenti all'epoca ma il Comune, poichè l'agibilità viene richiesta oggi, chiede il rispetto delle norme attuali. Per cui nessun geometra si assume la responsabilità di dichiarare la regolarità di lavori fatti da un altro (che non ha terminato il suo lavoro) e oltre 10 anni fa. Oltretutto nessun tecnico se la sente di "mettersi contro" il geometra iniziale dimenticando che il cliente "paga" per ottenere un servizio al quale ha diritto, non sta facendo niente di illegale e va tutelato soprattutto in casi come questo.
C'è qualche legge o regolamento o comunque qualcosa del quale ci si possa avvalere per richiedere l'agibilità in base alla regolarità di quanto fatto allora?
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
C'è qualche legge o regolamento o comunque qualcosa del quale ci si possa avvalere per richiedere l'agibilità in base alla regolarità di quanto fatto allora?

No. Le norme per l'agibilità si rifanno sempre al momento della richiesta. Quindi il Comune ha ragione.

Ma se nessun tecnico vuole "mettersi contro" il vecchio geometra, cambia provincia e trova qualcuno estraneo a tutto.
 

Gugli

Membro Attivo
non sono d'accordo che il comune chieda l'agibilità oggi per lavori fatti oltre 10 anni fà
come sappiano l'abitabilità/agibilità viene asseverata dal professionista per cui secondo me con tutti i documenti del caso se ti rivolgi ad un nuovo professionista che ha abbastanza competenza e fegato per risolvere la 'rogna di altri' te la puoi cavare
con la fine lavori si può asseverare ora per i lavori fatti allora in base alle norme in vigore al momento dell'intervento
stessa cosa per gli impianti con la dicitura della "regola dell'arte" si fa riferimento alla legge 186 del 1968 a cui la legge 46/90 (recentemente sostituita dal D.M. 37/2008) per cui cerca persone competenti e fatti fare un certificato di rispondenza degli impianti
credo si faccia confusione con la cd doppia conformità per sanare opere non licenziate
ma se in questo caso c'è conformità urbanistico-edilizia e ripondenza tra lo stato di fine lavori licenziato e quello di fatto l'agibilità secondo il mio medesto parere è solo mero documento burocratico.
 

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