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Daniele 78. Rileggendo il tuo post di pagina 3 nel punto dei compensi RAI(fuori da ogni logica aziendale e comparazione sociale, aggiungo io) ai vari conduttori come da te indicati, mi viene da ribadire che oltre ad autocostringersi ad inseguire l'indice di ascolto la discesa in campo televisivo del noto imbonitore eccellentissimo, gan. imp.ecc.ecc (col permesso di Luigi) provocò di fatto l'innalzamento stratosferico dei compensi a questi personaggi, come ben evidenziato dal caso più ecclatante di Mike B...il quale, come ho già riportato precedentemente passò da uno stipendio impiegatizo sia pure di alto livello ad un compenso senza precedenti. Anche qui, insomma, la manomissinone televisiva del ganimede produsse in RAI quest'altra anomalia...Io ne aggiungo un'altra di carattere generale per i cittadini consumatori. Quando c'era solo la RAI un messaggio pubblicitario
poteva esporsi al massimo sulle tre reti...con l'avvento delle reti private sarà giocoforza per le aziende committenti estenderlo anche a loro, col risultato
che il prodotto reclamizzato, essendo la pubblicità un costo (e che costo), deve necessariamente costare di più come si può verificare con quella pasta Bar....quel Caffè Lav....ecc...Tanto è vero che sono sorti (fortunatamente)i
discount dove prodotti ottimi non reclamizzati costano di meno. Io personalmente, da sempre, ancora prima della sua discesa,non compro prodotti reclamizzati alla televisione, distinguendo fra messaggio cartaceo (dove ho la libertà di leggerlo o non leggerlo) e televisivo (dove questa facoltà si riduce al minimo e con ricezione automatica...: non ve ne venite col telecomando...la massa resta inchiodata sul programma prescelto...)...
Anche questo quindi per ribadire che la RAI subì un colpo di mano che ridusse sensibilmente il suo livello qualitativo di quel tempo. Pregherei quindi gli interlocutori di completare la disamina sul Canone con quanto sopra esposto. Grazie. quiproquo.