jac0

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Con la sentenza n. 156 del 2001, la Corte costituzionale ha affermato che:
"...rientra nella discrezionalità del legislatore, con il solo limite della arbitrarietà, la determinazione dei singoli fatti espressivi della capacità contributiva che, quale idoneità del soggetto all’obbligazione di imposta, può essere desunta da qualsiasi indice che sia rivelatore di ricchezza e non solamente dal reddito individuale...".

Qualche esperto potrebbe dire se è questo il punto di partenza dell'Agenzia delle Entrate per compiere questi due atti:
1) imporre un accertamento
2) ritoccare verso l'alto l'imposta sul reddito da locazione, anche se correttamente dichiarato.
 

martino954

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Risponderei ancora con una informazione: forse molti non sanno che se la proposta di accertamento dell'Agenzia delle Entrate non è possibile accettarla, si ricorre ad un commercialista o altra figura professionale per il ricorso (di solito un ricorso non costa meno di 1.000 euro), la metà della imposta richiesta si paga subito e poi si aspetta forse anche un anno della propria vita per vedere cosa ne pensa il giudice tributario e poi si va avanti da uun altro giudice, se va male e forse ci vuole di più di altri 1.000 euro. Non sto a dire che il contribuente e l'Agenzia delle Entrate non sono sullo stesso piano....
Martino
 

jac0

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Risponderei ancora con una informazione: forse molti non sanno che se la proposta di accertamento dell'Agenzia delle Entrate non è possibile accettarla, si ricorre ad un commercialista o altra figura professionale per il ricorso (di solito un ricorso non costa meno di 1.000 euro), la metà della imposta richiesta si paga subito e poi si aspetta forse anche un anno della propria vita per vedere cosa ne pensa il giudice tributario e poi si va avanti da uun altro giudice, se va male e forse ci vuole di più di altri 1.000 euro. Non sto a dire che il contribuente e l'Agenzia delle Entrate non sono sullo stesso piano....
Martino

Visto il preventivo del comercialista sarebbe preferibile girarsi tutti gli uffici dell'Agenzia delle Entrate esistenti nei dintorni di casa (più facile per chi è in pensione) fino a capire esattamente e senza ombra di dubbio in forza di quale legge l'imposta accertata dall'ufficio prevarrebbe su quella calcolata con l'UNICO.
E il commercialista lo lascerei libero di lavorare per le imprese.
 

tovrm

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Se la situazione è così esasperata ciò è dovuto all'elevatissimo tasso di evasione in Italia. Pensateci bene, la prossima volta che pagate qualcosa senza farvi rilasciare regolare ricevuta/fattura.

Per martino957
Non ho particolare esperienza in merito. Ma ricordo che in passato i miei genitori sono stati oggetto di accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate. Hanno fatto ricorso, senza dover ricorrere ad un professionista, e lo hanno vinto. Certo, si sono dovuti sbattere un bel po', però alla fine non hanno avuto esborsi.
Certamente concordo con te: l'Agenzia delle Entrate ed il contribuente non sono sullo stesso piano, ma se lo fosse, tanti veri evasori non verrebbero scoperti (e qui torno alle prime due righe di questo mio post).
 

arianna26

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Se la situazione è così esasperata ciò è dovuto all'elevatissimo tasso di evasione in Italia. Pensateci bene, la prossima volta che pagate qualcosa senza farvi rilasciare regolare ricevuta/fattura.

parole sante.

..ricorso senza dover ricorrere ad un professionista, e lo hanno vinto. Certo, si sono dovuti sbattere un bel po', però alla fine non hanno avuto esborsi.

io sono riuscita a risolvere il problema addirittura per telefono (nel frattempo mi ero trasferita a 700 km di distanza), sebbene sbattendomi un bel pò.

l'Agenzia delle Entrate ed il contribuente non sono sullo stesso piano, ma se lo fosse, tanti veri evasori non verrebbero scoperti (e qui torno alle prime due righe di questo mio post).

secondo me il problema non è tanto che l'Agenzia delle Entrate ed il contribuente non sono sullo stesso piano, è che non TUTTI i contribuenti sono uguali...
 

Elizabeth

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Per testimonianza diretta vi dico che non tutti i contribuenti sono uguali, che non tutti gli uffici dell'Agenzia delle Entrate si comportano allo stesso modo (per telefono non risolvi un bel niente in molti uffici del centro e del sud), e che se fai ricorso per le controversie aventi ad oggetto tributi di valore superiore a 2.582,28 euro è indispensabile l’assistenza di un difensore abilitato che devi pagare tu (alla mia vicina di casa ha chiesto già 2000 euro solo per iniziare il ricorso e aspetta da quasi un anno...) Il Presidente della Commissione (o della Sezione) o il Collegio possono ordinare alla parte di munirsi dell’assistenza tecnica, anche nei casi in cui questa non è obbligatoria. Alla fine ti fai due calcoli, ti accorgi che l'onere della prova spetta tutta a te e qualunque cosa produci non è abbastanza per il direttore di quell'ufficio dell'Agenzia delle Entrate e opti esasperato per l’accertamento con adesione che consente al contribuente di definire le imposte dovute ed evitare, in tal modo, l’insorgere di una lite tributaria con le spese conseguenti. Se la cifra non giustifica tutto lo sbattimento, le spese legali o del commercialista etc tec, provi a negoziare la cifra finale adducendo i tuoi motivi direttamente con l'Agenzia delle Entrate e paghi. Perchè se la cifra non è esagerata non vale la pena il ricorso, a meno che non lo vuoi fare per principio sapendo che serviranno tanti soldi e tempo e stress anche se vinci.

l'Agenzia delle Entrate ed il contribuente non sono sullo stesso piano, ma se lo fosse, tanti veri evasori non verrebbero scoperti
ma è anche vero che un piccolo contribuente viene totalmente sovrastato da questa disparità perchè tu devi discolparti, loro non devono provare un bel niente. Ti dicono: secondo noi tu dovevi darci tanto in base ai nostri calcoli, provaci che non è così altrimenti paghi.
 

tovrm

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Per testimonianza diretta vi dico ...[omissis]... Il Presidente della Commissione (o della Sezione) o il Collegio possono ordinare alla parte di munirsi dell’assistenza tecnica, anche nei casi in cui questa non è obbligatoria.

Perdonami, come fanno ad ordinarti un qualcosa che non è obbligatorio? Forse ho io un caratteraccio e sono pignolo, ma questo lo chiamo abuso d'ufficio e lo denuncio.

Alla fine ti fai due calcoli, ti accorgi che l'onere della prova spetta tutta a te

Questo è il principio su cui si fonda l'attività dell'Agenzia delle Entrate. L'onere della prova è posto a carico del contribuente.

ma è anche vero che un piccolo contribuente viene totalmente sovrastato da questa disparità perchè tu devi discolparti, loro non devono provare un bel niente. Ti dicono: secondo noi tu dovevi darci tanto in base ai nostri calcoli, provaci che non è così altrimenti paghi.

Condivido, ma una volta che ho fornito le prove (bonifici, valori di mercato, ecc...) e queste sconfessano i loro calcoli, io non pago e ricorro, anche chiedendo i danni, se ne ricorrono i presupposti, provocati dal loro accanimento.
 

Elizabeth

Nuovo Iscritto
Perdonami, come fanno ad ordinarti un qualcosa che non è obbligatorio? Forse ho io un caratteraccio e sono pignolo, ma questo lo chiamo abuso d'ufficio e lo denuncio.
Lo trovi scritto proprio sul sito dell'Agenzia delle Entrate alla voce Assistenza Tecnica: "Il Presidente della Commissione (o della Sezione) o il Collegio possono ordinare alla parte di munirsi dell’assistenza tecnica, anche nei casi in cui questa non è obbligatoria." e ti spiegano anche le delizie del ricorso che ti scoraggiano all'istante.... Ripeto, parliamo di cifre piccole, quelle che possono riguardare un piccolo contribuente "normale", che in queste situazioni è sicuramente in una posizione di grande inferiorità e debolezza.

Condivido, ma una volta che ho fornito le prove (bonifici, valori di mercato, ecc...) e queste sconfessano i loro calcoli, io non pago e ricorro, anche chiedendo i danni, se ne ricorrono i presupposti, provocati dal loro accanimento.

Ti faccio un esempio. Tu compri un locale commerciale a 300 mila euro. Loro seguono le tabelle OMI e ti calcolano un'imposta di registro con oneri e spese di oltre 5000 o 6000 euro in più perchè secondo l'OMI, ti dicono, in quella zona il locale doveva costare 500 mila. Sto dando cifre solo come esempio, non sono esatte in proporzione. Non vale dire che 300 era il prezzo richiesto, che l'immobile era invenduto da due anni perchè a prezzo superiore di 350, che era in condizioni pietose, che era occupato con un conduttore difficile, che aveva bisogno di ristrutturazioni etc etc. Non gliene importa niente. Porti foto, porti prove, ricevute...Loro non discutono sul fatto che tu possa avere ragione sul prezzo effettivo pagato ma sul fatto che secondo loro l'Agenzia delle Entrate si aspettava una certa imposta di registro che non quella che tu hai pagato. Assurdo vero? :basito: Prova a sconfessare i calcoli con il funzionario o con il direttore di un ufficio con poche transazioni che ha tutto il tempo di fare tutti gli accertamenti su ogni compravendita. La scelta è o paghi subito e ti riducono la "multa" o fai ricorso. Sai perfettamente che hai tutte le prove, che sei nel giusto ma solo iniziare il ricorso sono circa due mila euro (perchè ti serve il professionista, ti obbligano ad averlo oltre quei 2800 euro!). E se c'è un appello? quanto durerà, e lo stress? Invece paghi subito con l'adesione, ti riducono le sanzioni di un quarto e forse alla fine spendi più o meno quanto spenderesti vincendolo il ricorso. Ma ti eviti lo stress, le apparizioni, l'attesa...Su cifre piccole il ricorso per te contribuente non è conveniente e loro dell'Ufficio lo sanno. A meno che tu non decida di andare avanti per una questione di principio sapendo che in ogni caso sborserai dei soldi. Ma non tutti possono permettersi la questione di principio ;)
Triste, ma solo chi ci passa può crederci. Se trovi un'impiegato "umano" ti riduce ancora di più il salasso tenendo conto delle tue motivazioni, e magari alla fine invece di 6000 ne paghi 3000 ma di cancellare l'accertamento perchè il loro calcolo secondo l'OMI non ha senso non se ne parla se non con il ricorso.
 

jac0

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Per testimonianza diretta vi dico che non tutti i contribuenti sono uguali, che non tutti gli uffici dell'Agenzia delle Entrate si comportano allo stesso modo (per telefono non risolvi un bel niente in molti uffici del centro e del sud)

Forse neanche festeggeranno domani l'unità d'Italia! Ah! se Garibaldi lo sapesse!
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Lo trovi scritto proprio sul sito dell'Agenzia delle Entrate alla voce Assistenza Tecnica: "Il Presidente della Commissione (o della Sezione) o il Collegio possono ordinare alla parte di munirsi dell’assistenza tecnica, anche nei casi in cui questa non è obbligatoria." e ti spiegano anche le delizie del ricorso che ti scoraggiano all'istante.... Ripeto, parliamo di cifre piccole, quelle che possono riguardare un piccolo contribuente "normale", che in queste situazioni è sicuramente in una posizione di grande inferiorità e debolezza.



Ti faccio un esempio. Tu compri un locale commerciale a 300 mila euro. Loro seguono le tabelle OMI e ti calcolano un'imposta di registro con oneri e spese di oltre 5000 o 6000 euro in più perchè secondo l'OMI, ti dicono, in quella zona il locale doveva costare 500 mila. Sto dando cifre solo come esempio, non sono esatte in proporzione. Non vale dire che 300 era il prezzo richiesto, che l'immobile era invenduto da due anni perchè a prezzo superiore di 350, che era in condizioni pietose, che era occupato con un conduttore difficile, che aveva bisogno di ristrutturazioni etc etc. Non gliene importa niente. Porti foto, porti prove, ricevute...Loro non discutono sul fatto che tu possa avere ragione sul prezzo effettivo pagato ma sul fatto che secondo loro l'Agenzia delle Entrate si aspettava una certa imposta di registro che non quella che tu hai pagato. Assurdo vero? :basito: Prova a sconfessare i calcoli con il funzionario o con il direttore di un ufficio con poche transazioni che ha tutto il tempo di fare tutti gli accertamenti su ogni compravendita. La scelta è o paghi subito e ti riducono la "multa" o fai ricorso. Sai perfettamente che hai tutte le prove, che sei nel giusto ma solo iniziare il ricorso sono circa due mila euro (perchè ti serve il professionista, ti obbligano ad averlo oltre quei 2800 euro!). E se c'è un appello? quanto durerà, e lo stress? Invece paghi subito con l'adesione, ti riducono le sanzioni di un quarto e forse alla fine spendi più o meno quanto spenderesti vincendolo il ricorso. Ma ti eviti lo stress, le apparizioni, l'attesa...Su cifre piccole il ricorso per te contribuente non è conveniente e loro dell'Ufficio lo sanno. A meno che tu non decida di andare avanti per una questione di principio sapendo che in ogni caso sborserai dei soldi. Ma non tutti possono permettersi la questione di principio ;)
Triste, ma solo chi ci passa può crederci. Se trovi un'impiegato "umano" ti riduce ancora di più il salasso tenendo conto delle tue motivazioni, e magari alla fine invece di 6000 ne paghi 3000 ma di cancellare l'accertamento perchè il loro calcolo secondo l'OMI non ha senso non se ne parla se non con il ricorso.

Direi che è un mondo sbagliato.
Da quello che hai esposto si capisce inoltre perché tanto accanimento verso i piccoli contribuenti. Sono delle mucche da mungere e basta. Il solito schifo: ci si fa forti coi deboli e deboli coi forti.

Dal sito dell'Agenzia delle Entrate, al link che tu citi:
"Sospensione dell’atto impugnato
...il ricorrente ha facoltà di chiedere alla Commissione tributaria competente la sospensione dell’atto impugnato (ad esempio avviso di accertamento o cartella di pagamento), mediante la proposizione di un’apposita istanza, qualora ritenga che dall’atto gli possa derivare un danno grave e irreparabile...
...Se la Commissione concede la sospensione gli effetti permangono fino alla data di pubblicazione della sentenza di primo grado...."
Questo dovrebbe consentirti di non pagare in anticipo le somme richieste in accertamento in attesa dell'esito del ricorso.

Infine, poiché il ricorso è assimilato al processo civile, ritengo tu possa chiedere anche il rimborso delle spese sostenute per il ricorso in caso di esito favorevole.

E l'OMI non è il vangelo, ma solo una rilevazione, peraltro parziale, delle transazioni immobiliari
 

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