Riccardo1956

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho stipulato un contratto di locazione con canone concordato e cedolare secca facendo riferimento all'Accordo Territoriale applicato sul territorio. Il tutto con l'assistenza dell'organizzazione sindacale che ne ha attestato la rispondenza. Le agevolazioni fiscali previste per il proprietario sono la tassazione al 10% del canone annuo e la riduzione dell'aliquota IMU del 25%. Sottoposta la richiesta della riduzione dell'IMU al mio comune non viene accettata in quanto non previsto dal regolamento comunale. Chiedo se siano obbligati a questa riduzione dell'IMU o se ad ogni comune è lasciata la libertà di recepirla. Grazie.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Sottoposta la richiesta della riduzione dell'IMU al mio comune non viene accettata in quanto non previsto dal regolamento comunale
L'art. 1, comma 760 della legge n. 160/2019 recita
Per le abitazioni locate a canone concordato di cui alla legge 9 dicembre 1998, n. 431, l'imposta, determinata applicando l'aliquota stabilita dal comune ai sensi del comma 754, è ridotta al 75 per cento.
Quindi questa riduzione non deve essere necessariamente prevista dal regolamento comunale. Il comune non può stabilire di non applicarla. Può eventualmente prevedere un'aliquota agevolata, minore di quella "normale", stabilita per gli immobili non locati. In tal caso, le agevolazioni (statale e comunale) si cumulerebbero.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
A me risulta che la riduzione IMU del 25% non sia stata abolita.

E' facoltà del Comune deliberare un'aliquota agevolata per gli immobili locati a canone concordato, aliquota agevolata che viene ulteriormente ridotta del 25% per il cosiddetto "sconto statale".
In questo caso molti Comuni chiedono al proprietario di presentare una dichiarazione redatta sul loro modulo, allegando copia del contratto di locazione concordato regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate.

Se il regolamento del tuo Comune non prevede tale aliquota agevolata per i contratti concordati, devi applicare quella ordinaria ridotta del 25%.
In questo caso non occorre presentare al Comune alcuna comunicazione.
 

Riccardo1956

Membro Attivo
Proprietario Casa
quindi, mi sembra di capire, il comune non può non recepire questa riduzione, ma con la semplice dichiarazione IMU da me sottoscritta e l'allegato contratto concordato posso scontare del 25% l'aliquota senza incorrere in sanzioni. Grazie
 

archirebi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ma un proprietario fa un contratto a canone concordato per avere delle agevolazioni, quindi questo è un controsenso. Sovente conosciamo meglio la legge noi degli impiegati del comune. Ho visto che sei di Pescara. Guarda l'allegato che ho messo è del Comune di Pescara, leggi l'art. 19 bis parla proprio delle agevolazioni per i canoni concordati. Faglielo leggere!!!!
 

Allegati

  • REGOLAMENTO_IUC_2019.pdf
    1.022 KB · Visite: 59

nicogia

Membro Attivo
Buongiorno a tutti, intervengo in questa discussione, anche se non recente, per chiedere chiarimenti su un mio dubbio: Il canone di locazione a metro quadro per i contratti a canone concordato e' stato stabilito qui a Bari nel 2004 . Mi sembra ovvio che debba essere aggiornato secondo ISTAT al momento della stipula di un nuovo contratto ( es. ad oggi anno 2020 ), e poi restare invariato per tutta la durata del contratto.... o non e' cosi' ? Perche' se cosi' non fosse il canone risultante sarebbe davvero basso, e si avrebbe una difefrenza di trattamento tra i contratti a canone libero, che sono soggetti a libera contrattazione e ad aggiornamento, e quelli a canone concordato, che sarebbero basati su prezzi di sedici anni fa e resterebbero immutabili nei decenni.
 

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