Da un paio di mesi è arrivato ad arricchire la famiglia dei cani che abitano nel comprensorio dove è inserito il condominio dove abiro una simpaticissimo cucciolo che relegato sul balcone abbaia ad ogni piè sospinto: di giorno e di notte. Premesso che da dove abito non vedo dove questa bestia sia localizzata tuttavia posso sentirla benissimo: di giorno e di notte. Di giorno il suo è un abbaiare continuo: si ferma solo quando la stanchezza lo sopraffà. Quando si ristabilisce riprende ad abbaiare per circa 30-40 minuti poi si zittisce e poi riprende. Sembre che il cane o è lasciato solo sul balcone perchè i padroni sono a lavorare oppure i padroni sono in casa ma non lo voglio far entrare in casa. Di notte il cane, sempre sul balcone, abbaia appena sente qualcuno transitare con la macchina o con la motocicletta nella strada comune, ed anche quando sente chiudere i cancelli degli ingressi dei vari condomini. Questo, sopratutto il sabato e la domenica verso le 2:30-3:50 della mattina quando i nostri baldi giovani rincasano dopo essere stati a divertirsi.
Ho chiamato l'amministratore del mio condominio; questo mi ha detto in primis che non non rientra tra i suoi incarichi risolvere i problemi che investono la sfera privata di un solo condomino; secondo, ritiene anche improprio l' eventuale incarico di procedere contro il padrone del cane disturbatore che a maggioranza gli affiderebbe l'assemblea dei condomini; terzo, che tutte la cause intentate contro i padroni dei cani disturbatori si sono risolte a favore di quest'ultimi perchè i giudici si nascondono dietro la frase sibillina che per considerare molesto un rumore questo deve superare una certa soglia di intensità ma sopratutto deve essere dimostrato che risulti molesto ad un numero congruo di soggetti coinvolti dal rumore. Così in alcune cause promosse solo dal vicino di casa, che a mio avviso è quello maggiormente subisce questa molestia, sono state rigettate dal giudice.
Ma è giusto tutto ciò? Bisogna fare come quella persona che per vincere la causa contro il padrone di tre cani molestatori ha portato in tribunale un certificato psichiatrico dove si dichiarava che la persona in oggetto era effetto da un sindrome tipica delle persone che non riescono a dormire la notte per via del ripetuto abbaiare dei cani? Oppure bisogna cambiare casa?
Ho chiamato l'amministratore del mio condominio; questo mi ha detto in primis che non non rientra tra i suoi incarichi risolvere i problemi che investono la sfera privata di un solo condomino; secondo, ritiene anche improprio l' eventuale incarico di procedere contro il padrone del cane disturbatore che a maggioranza gli affiderebbe l'assemblea dei condomini; terzo, che tutte la cause intentate contro i padroni dei cani disturbatori si sono risolte a favore di quest'ultimi perchè i giudici si nascondono dietro la frase sibillina che per considerare molesto un rumore questo deve superare una certa soglia di intensità ma sopratutto deve essere dimostrato che risulti molesto ad un numero congruo di soggetti coinvolti dal rumore. Così in alcune cause promosse solo dal vicino di casa, che a mio avviso è quello maggiormente subisce questa molestia, sono state rigettate dal giudice.
Ma è giusto tutto ciò? Bisogna fare come quella persona che per vincere la causa contro il padrone di tre cani molestatori ha portato in tribunale un certificato psichiatrico dove si dichiarava che la persona in oggetto era effetto da un sindrome tipica delle persone che non riescono a dormire la notte per via del ripetuto abbaiare dei cani? Oppure bisogna cambiare casa?