salve,
5 anni fa abbiamo acquistato dal costruttore un attichetto su 2 piani dove il piano superiore, pur essendo accatastastato come A/2 perche' comunicante da scala interna, era considerato lavatoio.
Nel corso degli anni i piani terra hanno fatto degli abusi edilizi e quest'anno volevano sanarli con il piano casa. Noi condomini eravamo tutti d'accordo nel dar loro la possibilita' di sanare e abbiamo quindi messo le nostre firme e allegato un verbale di assemblea cosi' come chiestogli dal comune.
Contemporaneamente io ho iniziato la mia pratica per cambio di destinazione d'uso, ho comunicato con la documentazione necessaria l'inizio dei lavori all'amministratore e ho fatto quanto dovevo. Il Comune mi ha chiesto di ingrandire una finestra affinche' la stanza da letto avesse piu' luce ed io cosi' ho fatto; ho concluso la pratica con tanto di nuova piantina rilasciata dal catasto.
Adesso un condomino del 1° piano, che aveva montato un orribile veranda sul terrazzo con dentro la cucina, che il condominio a seguito di un esposto ha fatto rimuovere pretende a tutti i costi che accordiamo anche a lui il piano casa per costruire un muro! al nostro rifiuto ha risposto con una lettera di un avvocato dove dice che l'ostilita' del condominio nei suoi confronti e' ingiusta e tira dentro me dicendo che non potevo ingrandire la finestra senza il consenso di tutti i condomini.
Io, conoscendo la situazione tesa del condominio, piu' volte ho chiesto se anche noi avessimo avuto bisogno delle famose firme e sempre mi e' stato detto di NO perche' altrimenti il Comune le avrebbe chieste cosi' come ha fatto con gli altri.
Il Comune, peraltro, ha chiesto la maggioranza delle firme per i piani terra e addirittura l'unanimita' per il primo piano.
Il mio geometra sostiene che essendo un cambio di destinazione d'uso il nostro, nulla ha a che vedere con il piano casa e che se la finestra e' preesiste si puo' ingrandire, tanto piu' che il comune ci ha accordato tutti i permessi senza battere ciglio.
Ora devo affrontare questa riunione, dove senz'altro portero' tutta la documentazione in mio possesso a dimostrazione della regolarita' della pratica ma puo' questo condomino, secondo voi, ostacolarmi in qualche modo?
Ho saputo che c'e' una legge che prevede che il ricorso nei nostri confronti andava fatto eventualmente entro
60 gg , essendone passati di piu' devono ricorrere al tar e contestare il Comune...e' vero?
5 anni fa abbiamo acquistato dal costruttore un attichetto su 2 piani dove il piano superiore, pur essendo accatastastato come A/2 perche' comunicante da scala interna, era considerato lavatoio.
Nel corso degli anni i piani terra hanno fatto degli abusi edilizi e quest'anno volevano sanarli con il piano casa. Noi condomini eravamo tutti d'accordo nel dar loro la possibilita' di sanare e abbiamo quindi messo le nostre firme e allegato un verbale di assemblea cosi' come chiestogli dal comune.
Contemporaneamente io ho iniziato la mia pratica per cambio di destinazione d'uso, ho comunicato con la documentazione necessaria l'inizio dei lavori all'amministratore e ho fatto quanto dovevo. Il Comune mi ha chiesto di ingrandire una finestra affinche' la stanza da letto avesse piu' luce ed io cosi' ho fatto; ho concluso la pratica con tanto di nuova piantina rilasciata dal catasto.
Adesso un condomino del 1° piano, che aveva montato un orribile veranda sul terrazzo con dentro la cucina, che il condominio a seguito di un esposto ha fatto rimuovere pretende a tutti i costi che accordiamo anche a lui il piano casa per costruire un muro! al nostro rifiuto ha risposto con una lettera di un avvocato dove dice che l'ostilita' del condominio nei suoi confronti e' ingiusta e tira dentro me dicendo che non potevo ingrandire la finestra senza il consenso di tutti i condomini.
Io, conoscendo la situazione tesa del condominio, piu' volte ho chiesto se anche noi avessimo avuto bisogno delle famose firme e sempre mi e' stato detto di NO perche' altrimenti il Comune le avrebbe chieste cosi' come ha fatto con gli altri.
Il Comune, peraltro, ha chiesto la maggioranza delle firme per i piani terra e addirittura l'unanimita' per il primo piano.
Il mio geometra sostiene che essendo un cambio di destinazione d'uso il nostro, nulla ha a che vedere con il piano casa e che se la finestra e' preesiste si puo' ingrandire, tanto piu' che il comune ci ha accordato tutti i permessi senza battere ciglio.
Ora devo affrontare questa riunione, dove senz'altro portero' tutta la documentazione in mio possesso a dimostrazione della regolarita' della pratica ma puo' questo condomino, secondo voi, ostacolarmi in qualche modo?
Ho saputo che c'e' una legge che prevede che il ricorso nei nostri confronti andava fatto eventualmente entro
60 gg , essendone passati di piu' devono ricorrere al tar e contestare il Comune...e' vero?