Prima di prendere la tua decisione d’acquisto, ti consiglierei di "spezzare" il problema in due: il "se" (è possibile) e il "quanto" (quanto costa).
il "SE": Non è detto che l’immobile possa diventare ad uso residenziale. Questo non significa che esso, nella pratica, non sia abitabile, ma significa che rimarrebbe un C/3, che vale sul mercato meno di un A/x.
Per capire se il cambio di destinazione d’uso è possibile, tu o il proprietario attuale avete bisogno di un parere professionale. NON fidarti di quello che ti viene detto a voce dal proprietario o, peggio, da un’eventuale agenzia.
Pretendi di avere un parere professionale preliminare affidabile.
Il “QUANTO”: Anche rispetto al quanto, cerca di stimare i costi mediante un esperto che ti dia un parere professionale e faccia un preventivo.
In altre parole, un immobile che non potrà mai essere riconvertito vale meno di uno che oggi è C/3 ma potrà essere riconvertito e con costi certi.
Solo una volta che hai un’idea più precisa sul “se” e sul “quanto” puoi fare la tua offerta al proprietario, scontando i relativi costi in modo adeguato.
In alternativa, se proprio l’immobile ti interessa e temi di perderlo, puoi fare un’offerta condizionata: lo acquisti ad un prezzo X (deve essere molto conveniente) e pagherai un X+ se risulterà poi riconvertibile. Altrimenti lo acquisti solo a X.