Come noto, negli anni passati il Comune di Milano ha erroneamente applicato ai box pertinenziali una quota variabile per la TARI (Tassa sui rifiuti) dipendente dal numero delle persone abitanti nell’appartamento associato. Recentemente è stato riconosciuto che ai box non va applicata alcuna quota variabile, ma solo quella fissa, dipendente dalla superficie.
Permettetemi però di entrare nei dettagli dei conteggi prima di esprimervi il mio dubbio.
Annualmente il Comune approva per la Tari una tabella (Listino Tari utenza domestica) composta da n righe, dipendenti dal numero dei componenti della famiglia, e due colonne. La prima colonna riporta la quota fissa, espressa in Euro/mq/anno, la seconda la parte variabile, espressa in Euro/anno. Si vede quindi che la parte fissa dipende dalla superficie e dal numero dei componenti della famiglia, mentre la parte variabile dipende solo dal numero dei componenti.
Negli anni scorsi per i box veniva conteggiata una quota fissa ed una quota variabile utilizzando i parametri della tabella nella riga relativa ad un numero di componenti della famiglia derivato fittiziamente dalla superficie del box (box singolo = una persona, box doppio = 2 persone, …).
Da quest’anno, invece, la quota variabile non viene applicata, ma in compenso la quota fissa viene ricavata estraendo il parametro dalla tabella nella riga corrispondente al numero delle persone dichiarate per l’abitazione di cui il box costituisce pertinenza.
Sicuramente l’eliminazione della parte variabile costituisce un vantaggio per il cittadino, ma mi sembra che la dipendenza dal numero dei componenti della famiglia, che doveva essere esclusa, sia rientrata sotto un’altra forma.
Non sono a conoscenza delle basi giuridico/tecniche sulle quali il Comune di Milano ha basato i suoi conteggi, ma mi piacerebbe avere su questa questione il parere autorevole dei forumisti, eventualmente confrontando ciò che in altri Comuni è stato deliberato.
Grazie.
Permettetemi però di entrare nei dettagli dei conteggi prima di esprimervi il mio dubbio.
Annualmente il Comune approva per la Tari una tabella (Listino Tari utenza domestica) composta da n righe, dipendenti dal numero dei componenti della famiglia, e due colonne. La prima colonna riporta la quota fissa, espressa in Euro/mq/anno, la seconda la parte variabile, espressa in Euro/anno. Si vede quindi che la parte fissa dipende dalla superficie e dal numero dei componenti della famiglia, mentre la parte variabile dipende solo dal numero dei componenti.
Negli anni scorsi per i box veniva conteggiata una quota fissa ed una quota variabile utilizzando i parametri della tabella nella riga relativa ad un numero di componenti della famiglia derivato fittiziamente dalla superficie del box (box singolo = una persona, box doppio = 2 persone, …).
Da quest’anno, invece, la quota variabile non viene applicata, ma in compenso la quota fissa viene ricavata estraendo il parametro dalla tabella nella riga corrispondente al numero delle persone dichiarate per l’abitazione di cui il box costituisce pertinenza.
Sicuramente l’eliminazione della parte variabile costituisce un vantaggio per il cittadino, ma mi sembra che la dipendenza dal numero dei componenti della famiglia, che doveva essere esclusa, sia rientrata sotto un’altra forma.
Non sono a conoscenza delle basi giuridico/tecniche sulle quali il Comune di Milano ha basato i suoi conteggi, ma mi piacerebbe avere su questa questione il parere autorevole dei forumisti, eventualmente confrontando ciò che in altri Comuni è stato deliberato.
Grazie.