giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non mi è chiaro cosa vorresti sapere: Parli di:
-prodotti a termine obbligazionari
-cointestati al de cuius e all' erede
-non dichiarati nella successione
E inoltre dici "che l' unico erede cointestario a scadenza ha regolamentato sul conto la liquidazione e versato alla sua unica figlia". Questo vuol dire:
- che ha provveduto al realizzo?
Cioè vorresti sapere se è giusto non averli dichiarati in successione?
Vai in Internet:* NOTAIO.ORG * - Il Sito dei Praticanti Notai - Portale Notarile dal 1999, ma ritengo che se così stanno le cose evidentemente chi ha provveduto alla liquidazione ha ritenuto giusto che questi non fossero stati inseriti nella dichiarazione di successione. Poi che il beneficiario abbia "devoluto" il tutto alla figlia unica non vedo cosa importi:è stata una scelta disporre o meno della somma o di evolverla
Saluti
 

profitto

Membro Attivo
Non mi è chiaro cosa vorresti sapere: Parli di:
-prodotti a termine obbligazionari
-cointestati al de cuius e all' erede
-non dichiarati nella successione
E inoltre dici "che l' unico erede cointestario a scadenza ha regolamentato sul conto la liquidazione e versato alla sua unica figlia". Questo vuol dire:
- che ha provveduto al realizzo?
Cioè vorresti sapere se è giusto non averli dichiarati in successione?
Vai in Internet:* NOTAIO.ORG * - Il Sito dei Praticanti Notai - Portale Notarile dal 1999, ma ritengo che se così stanno le cose evidentemente chi ha provveduto alla liquidazione ha ritenuto giusto che questi non fossero stati inseriti nella dichiarazione di successione. Poi che il beneficiario abbia "devoluto" il tutto alla figlia unica non vedo cosa importi:è stata una scelta disporre o meno della somma o di evolverla
Saluti


Grazie per l'attenzione. sei stato molto intuitivo.
Ti rappresento la situazione

A: decuius
B: moglie
C: figlia unica

Vi erano i seguenti

Prestiti obligazionari ordinari non quotati e in scadenza .
Mesi restanti : 8 dalla morte del decuius.

SOMMA x; suddivisa in due parti uguali di cui avevamo due depositi separati e di cui un deposito era anche un conto corrente per operazioni ordinarie della prole .

Deposito 1 inc. c/c co-intestato A+B
Deposito 2 inc. libretto co-intestato A+C

I regolamenti dei flussi cedolari avvenivano rispettivamente su un cc e un libretto di risparmio .

Tutti i titoli avevano le stesse caratteristiche e scadenza.


Le somme sono cosi liquidate alla scadenza sui relativi depositi cc e libretto .

B ha versato l'importo del conto a sua figlia. e ha richiesto estinzione.

Sua figlia ha estinto invece il libretto di risparmio cointestato al padre, e girocontato la somma sul suo conto personale presso la stessa banca poichè lei stessa era intestataria.

Il tutto è stato fatto in buona fede anzi su consiglio del resp. di filiale che magari per lucro ha fuorviato il mio suggerimento di estinzione di tutti i depositi e liquidazioni secondo la dichiarazione successione .

La successione non è stata fatta perchè in passato erano stati donate e intestate già le proprietà fondiarie e immobiliari alla figlia.
Quindi rimaneva solo questi depositi intestati agli anziani genitori.


Comunque lla stessa domanda l'ho rivolta a un legale e commercialista che mi ha detto che non c'è di chè preoccuparsi viste le circostanze . ma la cosa non mi sembra approfondita poichè era gratuita e confidenziale la richiesta.


Cosi si è rimasti nel dubbio.

Se un domani qualcuno chiede di giustificare quelle somme ? cosa si dirà? Provenivano dai conti dei genitori. e perchè non è stata dichirata la successione?


Cosa ne pensi Giodav ?


Ringrazio cortesemente.
 

giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Eccomi. Premetto di non essere esperto, nè Commercialista o Notaio.
Se ho capito bene dici:
-che una somma X è stata divisa in parti uguali e che questa somma deriva dal deposito 1 cioè dal c/c cointestato a A e B. Si potrebbe dire che A avrebbe avuto disponibilità del 50% della giacenza come B. A proposito della ripartizione c'è chi dice:
-che la ripartizione di somme come quelle di cui si parla, ma anche del ricavato dalla riscossione di BFP, ad esempio, debbano seguire le regole delle successioni. In questo caso il 50% che "apparteneva" ad A spetta nella misura del 25% a B e del 25% a C unica erede FIGLIA.
-oppure che a ciascuno degli eredi B e C andrebbe il 50% ciascuno della somma di cui si parla. Ora nel tuo caso si presume, fino a prova contraria che A e B abbiano contribuito al consolidamento della cifra poi suddivisa, in egual misura. Quindi perchè applicare questa seconda ipotesi? Comunque nel dividere, bonariamente, 50% ciascuno C ha usufruito a danno di B di una cifra maggiore.E per quello che so quella cifra andava dichiarata in successione. Non so se questo comportasse pagamento di imposte alla Ag. delle Entrate o se servisse solo ad indicare l'asse ereditario. Comunque avendo provveduto a dividere al 50%, B e C consensienti....
Il fatto che in passato si sia provveduto alle donazioni di cui parli, non esenta dal fatto che la somma di cui si parla, se la legge lo prevede, dovesse essere indicata tra le attività nella dichiarazione di successione.
La figlia C, avendo il libretto cointestato e quindi ritengo con possibilità, anche di prelievo, ha avuto il diritto di estinguerlo, girocontando il ricavato sul suo conto personale. Se poi anche questa operazione andava dichiarata in successione, non so dirti, ma a rigor di logica,no, vista la cointestazione. Da chiarire cosa vuol dire cointestazione: vuol dire poter operare e quindi prelevare a firma congiunta o disgiunta?
Dici: e se qualcuno (chi?) volesse giustificazione del realizzo di quelle somme? Se andavano dichiarate in successione Agenzia delle Entrate e se questo avesse comportato pagamento di imposte credo che questa potrebbe richiedere denuncia integrativa.
Non so quanto tempo è passato nè quanto sia realizzabile un controllo incrociato in condizioni normali.
Altro non so dirti.
Saluti
 

profitto

Membro Attivo
grazie la tua precisa considerazione. Si penso è stata fatta in buona fede e permesso dall'istituto di credito , anzi su suo consiglio. Le cose sono state fatt poichè in assenza di disposizioni testamentari, naturalmente certificabili con atto notorio , e per il fatto che come erede legittimo vi era la sua unica figlia naturale. Non vi erano altri eredi. . La madre ha agito come una rinunzia di eredità per le liquidità finanziarie . per le parti immobiliari gode del diritto di abitazione, entrambi i genitori avevano già donato alla figlia tali benis. Da regolare, vi erano solo queste somme finanz da regolare . D'altronde lette le indicazioni dell Agenzia delle Entrate , penso che le somme disposte non superano la franchigia imponibile. ma non parla del caso specifico e soprattutto passato del tempo .
 

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