Una paginetta tratta dal sito di Roma Eur
"Da tempo segnaliamo la presenza di costruzioni abusive nel parco archeologico di Centocelle, area in cui sorgeva l'ex campo nomadi del Casilino 900, sgomberato dai rom nel febbraio 2010, ove sorgono cinque manufatti abusivi in cui dimorano almeno venti persone, tra i quali alcuni minori, provenienti dal Montenegro ai quali l'Acea ha perfino paradossalmente fornito regolare allaccio alla luce elettrica" lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale a margine del sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale del VII Gruppo, guidata dal Comandante Marco Giovagnorio.
"Se a suo tempo si fosse proceduto allo sgombero, senza perdersi in cavilli burocratici legati al fatto che questi occupanti non fossero di etnia rom, oggi non saremmo costretti a predisporre uno sgombero su misura che rischia di incancrenirsi per anni. È a dir poco allucinante apprendere che uno di questi occupanti fornisca la bolletta della luce per giustificare la regolarità della sua presenza e addirittura l'indirizzo della baracca abusiva quale sede della sua attività di compravendita di auto, peraltro sponsorizzata in internet. Ecco a cosa ha portato l'applicazione ad intermittenza del Piano nomadi, bloccato a più riprese da demagogia e buonismo privi di fondamento e dal vuoto normativo anche a livello europeo, sul quale il Governo italiano sta insistendo da mesi senza risultati" – conclude Santori.
"Da tempo segnaliamo la presenza di costruzioni abusive nel parco archeologico di Centocelle, area in cui sorgeva l'ex campo nomadi del Casilino 900, sgomberato dai rom nel febbraio 2010, ove sorgono cinque manufatti abusivi in cui dimorano almeno venti persone, tra i quali alcuni minori, provenienti dal Montenegro ai quali l'Acea ha perfino paradossalmente fornito regolare allaccio alla luce elettrica" lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale a margine del sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale del VII Gruppo, guidata dal Comandante Marco Giovagnorio.
"Se a suo tempo si fosse proceduto allo sgombero, senza perdersi in cavilli burocratici legati al fatto che questi occupanti non fossero di etnia rom, oggi non saremmo costretti a predisporre uno sgombero su misura che rischia di incancrenirsi per anni. È a dir poco allucinante apprendere che uno di questi occupanti fornisca la bolletta della luce per giustificare la regolarità della sua presenza e addirittura l'indirizzo della baracca abusiva quale sede della sua attività di compravendita di auto, peraltro sponsorizzata in internet. Ecco a cosa ha portato l'applicazione ad intermittenza del Piano nomadi, bloccato a più riprese da demagogia e buonismo privi di fondamento e dal vuoto normativo anche a livello europeo, sul quale il Governo italiano sta insistendo da mesi senza risultati" – conclude Santori.