Un condomino promuove contro il condominio una procedura d'urgenza x infiltrazioni dal tetto d'aria e acqua (pacificamente accertate) e sollecita a fare causa alla venditrice per i vizi gravi al tetto e numerosi altri nelle parti comuni dello stabile.
L'avvocato, inspiegabilmente, indica al Giudice che la colpa delle infiltrazioni è del condomino stesso perché utilizza il sottotetto come fosse un’area abitabile senza aver creato dei sbarramenti fisici tra il V piano e la mansarda. Addebita al condomino anche le infiltrazioni d’acqua a causa di una imperfetta installazione dell’impianto di condizionamento, così come ipotizzato nella relazione del CTU. Non allega però i progetti di ristrutturazione completi (dove si prevedeva la ristrutturazione dell'alloggio senza nessun sbarramento e la sua coibentazione),
Il Giudice non riconosce la procedura d'urgenza ma invita il Condominio a riparare il tetto.
Successivamente il Condominio promuove causa alla ditta esecutrice per danni al tetto e altri vizi gravi. In questa seconda causa, lo stesso CTU che ha fatto la perizia per l'ex 700, fa una nuova perizia, diversa da quella precedente, dove si addebitano le infiltrazioni alla venditrice e non più al Condomino che ha promosso l'ex 700.
L'avvocato inoltre pur sapendo di tutti i vizi più volte denunciati a lui per iscritto e nei verbali assembleari (cui partecipava) non salvaguardia i diritti del Condominio, né allega tutta la documentazione pertinente ma solo quella del tetto. Il Giudice ha infatti riconosciuto solo quella parte.
Si può parlare di un patrocinio non deontologico e di danni, non solo patrimoniali, arrecati al condominio e al condomino che ha dovuto promuovere l'ex 700 ed è stato ingiustamente da lui incolpato?
Il Condominio si vede ora costretto a sborsare enormi somme per sanare tutti i vizi. Tra l'altro lo stabile non è agibile. Scusatemi ma la vicenda è complessa e qui riporto solo uno stralcio dell'operato dell'avvocato che con il suo comportamento non ha fatto emergere l'attività fraudolenta della venditrice.
Lui si difende dicendo sempre che si è comportato come gli è stato suggerito dai tecnici...
L'avvocato, inspiegabilmente, indica al Giudice che la colpa delle infiltrazioni è del condomino stesso perché utilizza il sottotetto come fosse un’area abitabile senza aver creato dei sbarramenti fisici tra il V piano e la mansarda. Addebita al condomino anche le infiltrazioni d’acqua a causa di una imperfetta installazione dell’impianto di condizionamento, così come ipotizzato nella relazione del CTU. Non allega però i progetti di ristrutturazione completi (dove si prevedeva la ristrutturazione dell'alloggio senza nessun sbarramento e la sua coibentazione),
Il Giudice non riconosce la procedura d'urgenza ma invita il Condominio a riparare il tetto.
Successivamente il Condominio promuove causa alla ditta esecutrice per danni al tetto e altri vizi gravi. In questa seconda causa, lo stesso CTU che ha fatto la perizia per l'ex 700, fa una nuova perizia, diversa da quella precedente, dove si addebitano le infiltrazioni alla venditrice e non più al Condomino che ha promosso l'ex 700.
L'avvocato inoltre pur sapendo di tutti i vizi più volte denunciati a lui per iscritto e nei verbali assembleari (cui partecipava) non salvaguardia i diritti del Condominio, né allega tutta la documentazione pertinente ma solo quella del tetto. Il Giudice ha infatti riconosciuto solo quella parte.
Si può parlare di un patrocinio non deontologico e di danni, non solo patrimoniali, arrecati al condominio e al condomino che ha dovuto promuovere l'ex 700 ed è stato ingiustamente da lui incolpato?
Il Condominio si vede ora costretto a sborsare enormi somme per sanare tutti i vizi. Tra l'altro lo stabile non è agibile. Scusatemi ma la vicenda è complessa e qui riporto solo uno stralcio dell'operato dell'avvocato che con il suo comportamento non ha fatto emergere l'attività fraudolenta della venditrice.
Lui si difende dicendo sempre che si è comportato come gli è stato suggerito dai tecnici...