Buongiorno, mi rivolgo ai gentili componenti del Forum perché vogliano cortesemente chiarirmi se il comportamento dell’amministratore, di seguito specificato, sia conforme o meno alla normativa in essere. A tal fine riferisco quanto segue:
- in data 17 gennaio c.m. l’amministratore, tramite messaggio whatsapp, ha informato i condomini che a decorrere dal successivo giorno 27 gennaio, sarebbero iniziati i lavori per il ripristino dell’ascensore, con termine degli stessi dopo sette giorni e cioè il 3 febbraio 2025;
- si tratta di lavori diretti a “smontare la puleggia per la modifica della bronzina usurata e del cuscinetto sferico, nonché per la sostituzione dell’asse in acciaio con nuovi supporti “. Ciò al fine di eliminare il forte rumore e stridii vari, che provengono dall’impianto quando è in funzione e comparsi circa venticinque/trenta giorni orsono. I tecnici della manutenzione, intervenuti al riguardo prima della Befana, non hanno comunque rilevato alcuna necessità di effettuare i lavori con urgenza, né tantomeno di fermare l’impianto per precauzione.
I lavori stessi, tra l’altro non approvati, né preventivati, non sembrano presentare, quindi, il carattere dell’urgenza.
Si chiarisce anche che l’ascensore è stato oggetto di importanti lavori di sistemazione appena oltre due anni fa.
Siccome l’impianto in argomento è afflitto pure da varie altre problematiche, alcune delle quali volutamente non risolte in sede di sistemazione di due anni fa ed altre intervenute successivamente, che ne condizionano l’adeguato e confortevole esercizio, alcuni condomini, in possesso del prescritto quorum millesimale, hanno chiesto, con PEC inviata all’amministratore in data 23 gennaio scorso, l’indizione di una previa assemblea, proprio per “esaminare, analizzare e risolvere tutte le problematiche che interessano il detto servizio”, anche in considerazione della propizia occasione.
L’amministratore, infischiandosene di tale richiesta, ha, oggi 27 gennaio, autorizzato i lavori, bloccando l’ascensore e costringendo molti condomini, tra cui vari novantenni, ultra novantenni e invalidi, a dover restare prigionieri nei loro appartamenti per almeno sette giorni.
A me, in tutta franchezza, sembra che l’amministratore abbia volutamente disattesa l’indizione dell’assemblea, forse per non consentire che i condomini comincino a provar gusto ad auto gestirsi !
Sarò comunque grato a quanti vorranno commentare la questione, schiarendo se un comportamento del genere sia conforme alla vigente normativa nonché ad indicarmi, soprattutto, quali iniziative potrebbero adottarsi a carico dell’amministratore, per una tale scorretta condotta.
Molte grazie e cordiali saluti.
- in data 17 gennaio c.m. l’amministratore, tramite messaggio whatsapp, ha informato i condomini che a decorrere dal successivo giorno 27 gennaio, sarebbero iniziati i lavori per il ripristino dell’ascensore, con termine degli stessi dopo sette giorni e cioè il 3 febbraio 2025;
- si tratta di lavori diretti a “smontare la puleggia per la modifica della bronzina usurata e del cuscinetto sferico, nonché per la sostituzione dell’asse in acciaio con nuovi supporti “. Ciò al fine di eliminare il forte rumore e stridii vari, che provengono dall’impianto quando è in funzione e comparsi circa venticinque/trenta giorni orsono. I tecnici della manutenzione, intervenuti al riguardo prima della Befana, non hanno comunque rilevato alcuna necessità di effettuare i lavori con urgenza, né tantomeno di fermare l’impianto per precauzione.
I lavori stessi, tra l’altro non approvati, né preventivati, non sembrano presentare, quindi, il carattere dell’urgenza.
Si chiarisce anche che l’ascensore è stato oggetto di importanti lavori di sistemazione appena oltre due anni fa.
Siccome l’impianto in argomento è afflitto pure da varie altre problematiche, alcune delle quali volutamente non risolte in sede di sistemazione di due anni fa ed altre intervenute successivamente, che ne condizionano l’adeguato e confortevole esercizio, alcuni condomini, in possesso del prescritto quorum millesimale, hanno chiesto, con PEC inviata all’amministratore in data 23 gennaio scorso, l’indizione di una previa assemblea, proprio per “esaminare, analizzare e risolvere tutte le problematiche che interessano il detto servizio”, anche in considerazione della propizia occasione.
L’amministratore, infischiandosene di tale richiesta, ha, oggi 27 gennaio, autorizzato i lavori, bloccando l’ascensore e costringendo molti condomini, tra cui vari novantenni, ultra novantenni e invalidi, a dover restare prigionieri nei loro appartamenti per almeno sette giorni.
A me, in tutta franchezza, sembra che l’amministratore abbia volutamente disattesa l’indizione dell’assemblea, forse per non consentire che i condomini comincino a provar gusto ad auto gestirsi !
Sarò comunque grato a quanti vorranno commentare la questione, schiarendo se un comportamento del genere sia conforme alla vigente normativa nonché ad indicarmi, soprattutto, quali iniziative potrebbero adottarsi a carico dell’amministratore, per una tale scorretta condotta.
Molte grazie e cordiali saluti.