cavalletta80

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti, innanzitutto complimenti per il forum, ho già trovato varie volte consigli decisamente utili!
Vi spiego il mio problema, spero di postare nel punto giusto;
Qualche anno fa ho acquistato un appartamento seconda casa In una località sciistica, appartamento compreso di posto auto coperto in autorimessa condominiale sotterranea dichiarata già inagibile nel 2000 (anno più anno meno) ma utilizzata regolarmente senza alcun intervento, cosa di cui ero perfettamente a conoscenza e di cui ex proprietario e agenzia mi avevano informato.
Dopo circa 6 mesi dal mio acquisto a seguito di una presunta ispezione dei vigili del fuoco (l’amministratore ha saldato di sua iniziativa la porta dell’autorimessa impendendo l’accesso alle auto. Dopo quasi 2 anni e un paio di assemblee senza nulla di fatto mi trovo ad avere un posto auto inutilizzabile ma soprattutto senza nessuna previsione di lavori, questo perché agli altri proprietari non interessa spendere soldi in quanto utilizzano raramente le loro proprietà.
Le mie domande sono:
L’amministratore ha il potere di precludere l’accesso?
Cosa rischio secondo voi se forzo l’ingresso e utilizzo il mio posto auto?
Grazie a tutti in anticipo
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
In tutta onestà, se si acquista un immobile con autorimessa inagibile, non credo che poi ci si possa lamentare perché non si può parcheggiare.
Immagino che la cosa più logica sarebbe prima di tutto cercare di capire quale sia il problema, e come e se eventualmente sia possibile risolverlo.
Le “presunte visite” o ci sono state o no, qualcuno avrà pure il polso della situazione; magari incaricare un tecnico di fare delle verifiche potrebbe essere un buon inizio (se l’amministratore non lo ha già fatto).
 

cavalletta80

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ho specificato che ne ero a conoscenza quindi non mi sto lamentando di questo, mi lamento piuttosto del totale disinteresse dell’amministratore in primis, degli altri proprietari in secundis.
Al posto di trovare o perlomeno cercare una soluzione, si è semplicemente precluso l’accesso.
Nessuno ha il polso della situazione, e nessuno a parte me ha interesse a risolvere la situazione, per questo chiedevo se qualcuno sa darmi una risposta riguardo ai rischi e alle conseguenze di una forzatura dell’ingresso.
 

cavalletta80

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ci ho provato credimi, ho contattato gli altri proprietari uno ad uno , alcuni nemmeno mi hanno risposto, altri mi hanno semplicemente detto che non gliene frega niente e il garage per quello che lo usano può stare chiuso...
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Tempo fa era anchec un nostro problema che risolvemmo dando incarico ad un professionista. Lo stesso appuro' che i locali non erano "a norma" dal punto di vista antincendio. Quindi, dopo attivate le pratiche presso i VV.FF. ci diedero il N.O. e la situazione rientrò. In questo caso, credo che, in primis, dobbiate cacciare l'amministratore che sta facendo depauperare la vostra proprietà.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
mi lamento piuttosto del totale disinteresse dell’amministratore in primis, degli altri proprietari in secundis.
se i VV. F. hanno fatto il sopralluogo ci sarà un verbale che stigmatizza il risultato del medesimo con indicato quali sono i motivi per la inagibilità.
L'amministratore è il rappresentante del condominio è lui che riceve le ingiunzioni ed è lui che è tenuto a farle rispettare: evidentemente, nonostante il divieto di parcheggiare, qualcuno parcheggiava ugualmente; e se ad un ulteriore sopralluogo i VV. F. avessero trovato dei mezzi parcheggiati avrebbero potuto far scattare una denuncia penale nei confronti dell'amministratore e dei proprietari dei mezzi parcheggiati.
Se l'assemblea dei condomini non ha approvato l'incarico ad un professionista per vedere quali lavori sono necessari per avere l'agibilità (forse perché l'importo dei lavori che ricade su ognuno di essi equivale a costruire posti auto nuovi) l'amministratore ha fatto bene a sigillare l'ingresso in modo da impedire a qualche condomino che fa orecchie da mercante e che guarda i propri comodi continuasse a parcheggiare la propria auto.
Tu pensi che un amministratore per un compenso di 2./4.000 € l'anno debba rischiare di spendere dei soldi propri per difendersi da procedimenti penali oppure per difendersi in procedimenti civile promossi dai condomini per non aver preso provvedimenti che sono stati imposti dai VV. F.?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Io ritengo che l'amministratore non possa intervenire sulle proprietà private, addirittura occludendo gli accessi. Questo è un reato: esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Tuttalpiù può inviare delle diffide a sua tutela. Infine il problema a cosa è dovuto? Il fabbricato essendo stato oggetto di atto dovrebbe essere regolare dal punto di vista urbanistico, catastale e se esiste l'agibilità dovrebbe rispettare tutte le norme che lo riguardano. Può essere che per la variazione della normativa, ci sia carenza nella prevenzione incendi o degli altri impianti. A questo punto puoi consultare un tecnico e verificare se singolarmente uno può regolarizzare la sua posizione.
 

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