Ma se questi pondera il suo compenso sul numero di teste e non sulla superficie/controvalore delle parti private vorrei capire dove sarebbe l'equità.
Non si può parlare di equità in questi termini, anche perché se ci fosse un solo condomino, l'amministratore un minimo di 2000 Euro l'anno più oneri, li chiederebbe sempre. E non mi dire che ciò è equo.
Il compenso dell'amministratore non scende mai sotto a una certa soglia. Non guardare solo dal lato che ti interessa di più, guarda anche i condomini quadrifamiliari, che se scelgono un amministratore lo pagano comunque 2000 euro l'anno tutti assieme, e sono 4 gatti. Possono ovviamente scegliere di non averlo, risparmiando ma avendo più beghe. Ognuno fa le sue scelte.
Il tempo che l'amministratore deve dedicare ad un condòmino (registrazione, tenuta dati personali, determinazione quota spese annua) è sempre la stessa
Ecco, allora spiegami perché per 4 persone chiede comunque un minimo di 2000 euro l'anno, al di sotto dei quali non scende. Se vuole 2000 euro per 40 famiglie, allora per 4 famiglie dovrebbe chiedere 200 euro, ma non mi pare sia così.
Ripeto, l'amministratore non conviene per pochi nuclei familiari, mentre per tanti si arriva a una cifra a regime che pure se passi da 80 a 100 condomini resta sempre quella, e il riparto viene fatto a millesimi, strano ma vero, ma se è sempre stato fatto così, salvo pazze deroghe, vuol dire che una ragione di equità c'è.