Gianco

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Riscontro un errore grossolano di digitalizzazione e intervengo esclusivamente a vantaggio di chi legge: "scannerizzarlo"
 

basty

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Parlo di atti per cui si conoscono tutti gli estremi, non di ricerche sulla base di pochi elementi.
Probabilmente recandosi sul posto forse te la cavi con maggior sollecitudine.

Hai ragione, non voglio prendere le parti dell'archivio. Ma dipende da molti fattori: io ad es. ho dovuto reperire un rogito del 1891 se non ricordo male trasferito dall'archivio notarile all'archivio di stato.
Dipende dall'anno, dal notaio, da quanti anni non esercita più: basta vedere l'archivio personale di un notaio: occupa interi scaffali.
Se pensi che tutto questo materiale, di ogni notaio cessante del collegio/provincia converge nell'archivio notarle, , mi viene da immaginare che occupi diversi sottoscala, spesso polverosi: da recuperare e riporre, fotocopiare ed assolvere a qualche burocrazia interna.
Se poi fanno servizio allo sportello, bisogna vedere quanto tempo dedicano alle richieste telematiche.
 

basty

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Riscontro un errore grossolano di digitalizzazione e intervengo esclusivamente a vantaggio di chi legge: "scannerizzarlo"
Riscontro anch'io un errore di digitazione ed intervengo per precisarlo. :risata: ;)

Quanto alla citazione di cui sopra , direi che è opinabile: vedasi il dizionario Treccani che qui riporto
scannerare

v. tr. [der. dell’ingl. scanner] (io scànnero, ecc.), non com. – Lo stesso che scannerizzare.
 

Seth

Membro Attivo
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Probabilmente recandosi sul posto forse te la cavi con maggior sollecitudine.

Hai ragione, non voglio prendere le parti dell'archivio. Ma dipende da molti fattori: io ad es. ho dovuto reperire un rogito del 1891 se non ricordo male trasferito dall'archivio notarile all'archivio di stato.
Dipende dall'anno, dal notaio, da quanti anni non esercita più: basta vedere l'archivio personale di un notaio: occupa interi scaffali.
Se pensi che tutto questo materiale, di ogni notaio cessante del collegio/provincia converge nell'archivio notarle, , mi viene da immaginare che occupi diversi sottoscala, spesso polverosi: da recuperare e riporre, fotocopiare ed assolvere a qualche burocrazia interna.
Se poi fanno servizio allo sportello, bisogna vedere quanto tempo dedicano alle richieste telematiche.
Certo, deve essere un archivio poderoso e complesso, ma la motivazione specifica che mi è stata data quando mi sono recato alla sede dell’Archivio notarile di Roma è che molti atti tra cui il mio (degli anni Settanta del Novecento) sono stati trasferiti in un deposito in altra sede.
Da una vecchia recensione pare che in passato i tempi fossero di 10 giorni lavorativi per la richiesta ordinaria e 5 giorni pagando l’urgenza, recandosi sul posto (2 mesi per le richieste online).
A me invece questa settimana, recandomi sul posto, hanno prospettato 4 settimane senza possibilità di urgenza, causa dislocazione dell’atto nel deposito esterno.
In sostanza mi pare che i tempi lunghi dipendano da scelte organizzative.

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