Salve a tutti, sto concludendo una compravendita di immobile vincolato alla Soprintendenza, per il quale dunque è previsto un primo atto da sottoporre a condizione sospensiva, in attesa della decorrenza dei 60 giorni canonici durante i quali la Soprintendenza potrebbe esercitare il diritto di prelazione. Quello che mi chiedo è: qual è la natura giuridica vera e propria dell'atto di avveramento (ovvero quello che si stipulerà tra 60 giorni)? Poniamo infatti che una delle parti (venditore o acquirente) non si presenti all'atto di avveramento, cosa succede? L'effetto traslativo della proprietà avverrà comunque per effetto del mancato esercizio della prelazione? L'acquirente, presentandosi all'atto di avveramento con tanto di assegno circolare, potrebbe comunque rivendicare l'avvenuto passaggio di proprietà a suo favore, anche in mancanza del venditore?